Vivere senza bollette in una casa energeticamente indipendente è possibile, solo se sai come farla.
Solo che il primo pensiero che ti viene quando leggi o pensi ad una casa energeticamente indipendente è l’accumulo di energia (la batteria di accumulo per intenderci), perché tutti vogliono vendertela come LA SOLUZIONE unica per soddisfare questo desiderio che sa di libertà, che sa di autonomia e di indipendenza, ma non è così.
L’indipendenza energetica domestica parte da un principio semplice, e il modo migliore per fartelo immaginare con la mente è quello di un bilancino di precisione, quello che usavano gli orafi di una volta per intenderci.
Quello che noi dobbiamo bilanciare sono i consumi di energia, tutta quella che ti serve.
Quindi dobbiamo avere “il peso” del consumo di energia elettrica che serve per accendere le lampadine, guardare la tv, caricare i telefonini, tener accesi i pc, aprire il cancello, cucinare il pollo in forno eccetera eccetera
PIU’
Un’altro peso da aggiungere, quello per riscaldare casa, quello per scaldare l’acqua che esce dai rubinetti, quello per scaldare l’acqua che passa nei termosifoni o nei circuiti del pavimento radiante, infatti l’utilizzo della pompa di calore (o termopompa professionale come intendo io) per riscaldarsi, e se è una nuova costruzione, anche per per raffrescarsi.
Ora che hai questi due pesi, devi bilanciare con un sistema che ogni anno produca tutta quell’energia. Per semplicità, visto che la penisola italiana ha il soprannome di paese del bel sole, possiamo scegliere di produrla tutta con un impianto fotovoltaico.

L’equazione matematica dell’indipendenza energetica è quando raggiungi questa formula: (Energia elettrica) + (energia termica) = (produzione annua fotovoltaico)
Vivere senza bollette = Casa elettrica
Se nell’arco di un anno l’energia che produci e quella che autoconsumi sono uguali, sei a tutti gli effetti energeticamente indipendente, ma tu vuoi andare oltre e vuoi vedere le bollette a zero euro, quindi a tutti quelli a cui racconti questo, viene in mente di proporti una batteria.
E sulla carta hanno ragione, ma gli manca sempre un pezzo…
Manca sempre il ragionamento principale che puoi fare sin da subito, senza regalare altri soldi a qualcuno, ma semplicemente chiedendo di applicare quello che è già tuo.
Sì, perché quello che ti sto per raccontare, se scegli di avere una termopompa professionale ed un impianto fotovoltaico per la tua abitazione, non dovresti pagarlo a parte ma…
…i vari professionisti che ti gravitano intorno non pensano molto al risultato che tu vuoi ottenere, pensano più al profitto che possono fare quando cadi nella loro ragnatela, ecco perché ti continuano a proporre la batteria come soluzione e tralasciano sempre il passo più importante da fare…
La casa energeticamente indipendente è più intelligente
Ripetere aiuta, quindi il concetto che tu utilizzerai principalmente energia elettrica nella tua casa, anche per produrre l’energia termica è chiaro, corretto?
Ho scritto un articolo dove approfondisco questo aspetto, lo trovi qui, ma in breve il concetto è che la termopompa professionale ti serve per produrre acqua calda e fredda, ma si alimenta ad energia elettrica. L’energia elettrica per la termopompa e per tutte le altre esigenze domestiche la produciamo con l’impianto fotovoltaico.
A rigor di logica, per essere completamente indipendente e vivere senza bollette, il sentiero che indica l’autonomia energetica casa inevitabilmente conduce allo staccarsi dalla rete elettrica.
La casa che tutti noi vorremmo è quella che non ha bisogno di contatori dell’energia elettrica, ma quello è un discorso ancora troppo prematuro.
Tutti oggi ti raccontano che puoi accumulare di giorno e utilizzare la notte, così facendo il sogno dell’indipendenza energetica si avvera, ma la realtà è diversa.
La realtà è che se tu vuoi una casa energeticamente indipendente 365 giorni all’anno, devi pensare ad accumulare d’estate ed utilizzare d’inverno, solo così l’obiettivo sarà realmente aggiunto.
Ma il ragionamento lo facciamo in numeri, coi numeri che ho estratto dalle produzioni di fotovoltaico…

Come rendere la casa autonoma
Per riassumere 50 articoli scritti a riguardo, sicuramente la prima cosa da fare è quella di liberarci dal contatore del gas, oramai obsoleto e messo alla gogna anche dall’Europa che, avendo capito il potenziale delle rinnovabili, incentiva tutti gli stati membri a passare al riscaldamento elettrico con termopompe professionali, per spingerci sempre più velocemente a rispettare il protocollo di Kyoto.
Il ragionamento dietro è molto semplice.
Il protocollo di Kyoto è un impegno firmato da quasi tutti gli stati dei 5 continenti, dove ognuno si impegna ad abbassare le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra, sostanzialmente dei gas che inquinano l’ambiente che ci circonda.
Uno dei modi più efficaci di farlo è quello di passare da una caldaia a condensazione ad una termopompa professionale europea. Fondamentalmente si tratta di eliminare da subito il primo contatore, quello del gas appunto. E di passare ad una casa completamente elettrica.
Se abbiamo necessità di produrre solo energia elettrica, la soluzione più semplice è quella di installare un impianto fotovoltaico, e quando sappiamo quanta ce ne serve, quasi fosse un’operazione matematica, riusciamo a stimare con una precisione certosina, quanti chilowatt di potenza dovrai fare di impianto fotovoltaico.
Il problema è che ad ogni persona o professionista -che si spaccia per tale- tu faccia la domanda “come posso arrivare a vivere senza bollette nella mia casa?”, ti arriverà una di queste risposte:
- Non ci puoi arrivare perché devi sempre avere un contatore dell’energia
- E’ una bufala commerciale che non funziona, nata solo per vendere gli accumuli
- E’ una truffa e ti vogliono vendere qualcosa
Per ordine, a 3 domande ci sono 2 risposte.
Il contatore dell’energia lo puoi eliminare quando vuoi, a patto che la tua abitazione ed il tuo stile di vita possano farne a meno.
Non esiste il kit “acquista e vivi senza bollette”, ma esistono 3 semplici leggi da tenere sempre bene a mente, che ti vengono sempre in aiuto.
Raggiungere l’indipendenza energetica e vivere in una casa senza bollette, si ottiene seguendo le 3 leggi
Bisogna approfondire molto gli aspetti dei singoli passaggi, ma che sia casa nuova o ristrutturazione di un edificio esistente, i 3 punti principali sono questi:
- Elimina gli sprechi
- Ottimizza gli impianti
- Autoproduci l’energia
I ragionamenti hanno queste linee guida, a seconda della tua situazione
Ristrutturare casa per raggiungere il vivere senza bollette
Alla voce “elimina gli sprechi” si pensa tendenzialmente ai muri, al tetto ed alle finestre. Concordo pienamente!
Ma io parlo di impianti domestici, quindi di impianto elettrico e di impianto idraulico intelligenti, e anche qui ci sono sprechi enormi da eliminare.
Per esempio se voglio risanare un impianto di riscaldamento con termosifoni e non lo voglio smantellare, prima di installare una termopompa professionale per eliminare la caldaia obsoleta, devo pensare a lavarlo. Secondo uno studio fatto da Sentinel (azienda che produce additivi per impianti di riscaldamento), un lavaggio del circuito può aumentare la resa dell’impianto fino al 18%.
Altro aspetto fondamentale è il calcare, difetti eliminare le incrostazioni di calcare dai tubi aiuta a ripristinare i flussi d’acqua e contribuisce notevolmente a ridurre i consumi.
Tutti gli elettrodomestici che scaldano acqua con una resistenza elettrica, lavatrice e lavastoviglie per intenderci, più calcare hai nell’acqua e più energia elettrica consumano e -come se non bastasse- sono soggetti a rotture entro i primi 7 anni di funzionamento.
Poi si passa ad “ottimizza gli impianti” che in caso di ristrutturazione spesso porta solo ad un cambio di abitudini.
Si tende sempre a pensare che se i termosifoni riscaldano una casa con l’acqua che vi passa dentro a 70°, non possano farlo con una termopompa professionale.
Ma il concetto va spostato ed il ragionamento diventa “faccio passare l’acqua a 50° anziche a 70°, ma invece di accendere e spegnere i termosifoni li lascio funzionare ad una temperatura costante in modo da riscaldare la massa dell’involucro e mantenerla calda.
Solo questo ragionamento, applicate e riadattato a tutte le abitazioni, fa risparmiare un sacco di soldi e aumenta notevolmente il confort domestico.
Infine la terza legge, “autoproduci l’energia”.
Questa possiamo dire che è uguale in entrambi le necessità.
Che sia casa nuova o che sia una ristrutturazione, se sai quanta energia ti serve e inizi ad autoprodurre, raggiungere il tuo obiettivo sarà molto più facile.
Vivere senza bollette in una casa nuova
Applicare le 3 leggi in una nuova costruzione è più facile, almeno sulla carta!
Elimina gli sprechi vuol dire utilizza una sola termopompa professionale per produrre il caldo che ti serve per riscaldare i tuoi ambienti, per produrre tutta l’acqua calda sanitaria che ti serve e per produrre anche l’acqua fredda che deumidificherà e raffrescherà la tua casa.
Una sola macchina, per il caldo ed il freddo, è una spesa intelligente.
Ottimizza gli impianti è orientato alla regolazione climatica delle stanze e alla ventilazione meccanica controllata. In buon sostanza regolare le temperature di ogni stanza in modo intelligente e far interagire la termopompa professionale con la ventilazione meccanica controllata per il caldo ed il fresco nelle mezze stagioni aiuta ad aumentare sensibilmente il confort domestico e contribuisce a ridurre le spese.
Ma la parte più importante che ottimizza gli impianti di una nuova casa è il metodo che da il nome al mio blog, ovvero il metodo Soluzioni Solari.
Perché la parte più importante da ottimizzare è il dialogo tra la pompa di calore e l’impianto fotovoltaico.
Solo gli impianti più intelligenti, quelli che sfruttano al massimo l’energia del sole per produrre acqua calda e fredda a seconda della stagione, avranno meno bisogno di accumuli di energia elettrica.
Per ultimo la terza legge, che ripeto è uguale per entrambi i casi, autoproduci.
Sempre uguale in entrambi i casi il concetto che l’autoproduzione va bilanciata al consumo domestico e, in caso di auto elettrica, sovradimensionata.
Casa nuova o ristrutturazione che sia, è possibile raggiungere l’indipendenza energetica in entrambi i casi, tracciando il percorso più adatto e incamminandoti passo dopo passo alla meta.
Domande e risposte frequenti
- Non posso raggiungere l’indipendenza energetica se ho i radiatori!
- Falso. L’indipendenza energetica è un gioco di numeri. Se tu produci tutta quella che ti serve all’obiettivo ci arrivi comunque. Il vero problema da non sottovalutare è il risparmio energetico, ovvero quanta energia serve per riscaldare e alimentare la tua casa. Meno te ne serve, più sarà semplice raggiungere l’obiettivo.
- Meglio fare il cappotto o eliminare la caldaia?
- Chi guadagna con l’edilizia ti risponde il cappotto, chi guadagna con gli impianti ti risponde eliminando la caldaia. In realtà fa parte del mio lavoro valutare proprio questo. Rispondere su due piedi a questa domanda senza aver visto la casa è impossibile in due righe, ma magari lo farò nel prossimo articolo
- Nuova costruzione, per essere energeticamente indipendente che materiali scelgo?
- La risposta, numericamente parlando, è la stessa della prima domanda ma… Negli ultimi anni sono sempre più spesso a contatto con abitazioni che vengono pensate e realizzare per essere indipendenti dal punto di vista energetico, seguendo le buone regole della bio edilizia. Andando aldilà delle informazioni tecniche e della tipologia di materiali che deciderai di scegliere in base alle tue esigenze, una casa costruita in legno e/o con materiali naturali offre un benessere interno che difficilmente riuscirei a descrivere a parole.
E se hai altre domande da pormi, non esitare a farle nei commenti qui sotto, sarà ben felice di risponderti.
10 risposte
ma quanto viene a costare (avendo una casa indipendente degli anni 90 con impianto a termosifoni in ghisa di 250mq) un impianto no gas? P.S. abito in emilia zona senza vincoli comunali
Costa tanto quanto serve per garantire confort elevato e spesa energetica abbattuta.
In euro ti posso rispondere solo dopo che ci ho messo la testa, ho analizzato l’involucro e ho fatto i calcoli che servono.
Ciao, davvero interessante, ti propongo la mia realtà e la mia ricerca di una soluzione, vediamo se sei d’accordo con me e ti prego di consigliarmi al meglio.
Acquisto una casa in collina (Toscana) – esposizione Nord, la collina ha un declivio pendente, dietro il mio terreno due alberi enormi che per qualche oretta della giornata l’ombra mi arriva sul tetto (completamente da fare) in inverno pero questi alberi perdono le foglie (almeno quello) potendo cosi far arrivare i raggi solari anche con l’ombra dei rami su una possibile installazione di un fotovoltaico, inoltre è una zona ventosa, quindi sto pensando anche all’eolico.
Prima domanda: non chiedo di poter essere totalmente indipendente, ma vorrei impostare il tutto cosi, prima cosa, sostituire le vecchie finestre con delle finestre piu performanti a taglio termico, perimetrare tutte le facciate con un capotto ventilato, tetto ventilato + pannelli fotovoltaici e micro eolico, posizionare batterie di accumulo ecc ecc. (ipotizzo una spesa di circa 30.000€ solo per la questione dell’impianto solare-eolico e accumulo) utilizzare a differenza di adesso, lavatrice, asciugatrici, caricare auto durante le ore diurne, idem forno e docce quando possibile. piano terra nel rustico è presente un caminetto, che non togliero in quanto se dovessi invitare qualcuno cucinerei con la buona vecchia legna, invece del gas o dell’elettrico. sostituzione di tutte le lampadine con lampade a led per la notte, per il giorno nessun problema c’è la luce del sole.
seconda cosa: aggiungere e piantare degli alberi lato nord per rinfrescare in inverno le giornate piu calde, piantumare il perimetro con erbacee anti zanzara. creare un pozzo e un sistema di irrigazione a caduta per innaffiare piante e alberi e verdure / frutta di stagione tutto l’anno.
il lotto è piccolo sono 500mq circa e la casa di 100+100 su due piani identici circondata su tutti i lati dal giardino (escluso il cemento che è stato fatto dall’ingresso in strada al piano terra del garage.)
A questo punto ti chiedo, dove potrei ricorrere in un errore? la spesa che ipotizzo è ben piu alta di quella indicata? ah dimenticavo, per l’acqua utilizzerei quella della rete, installando un bel filtro anti sporcizia/terra che potrebbe rovinare i miscelatori col tempo + regolatore di pressione. e magari dei filtri per l’acqua piu depurata, e un grande serbatoio 500/1000 lt se dovessero chiudere la rete per manutenzione.
Ti ringrazio in anticipo
Ciao Emanuele, la consulenza è un servizio a pagamento.
Puoi iniziare il percorso partendo dall’analisi telefonica.
Buongiorno!
stiamo costruendo una casa in legno, di 250 mq. vorrei non allacciarmi alla rete enel, può essere possibile?
Vi prego di contattarmi Grazie.
Distinti saluti
Al contatore del gas di sicuro no, ma a quello dell’Enel un allacciamento è sempre utile.
Per eliminarlo i costi di investimento iniziali sono altissimi.
Se vuoi un contatto prenoti l’analisi telefonica, non ci sono altre soluzioni.
Ciao. Scusa ma dato che l’energia solare viene prodotta solo in presenza di sole, un accumulo anche se limitato dovrà pur esistere. Come prevedi di sopperire all’energia necessaria di notte o nelle giornate nuvolose?
L’energia in eccesso può essere accumulata, non ho detto che non deve.
Bisogna bilanciare i numeri ed applicare la legge di pareto, perché ad oggi il miracolo non si fa nemmeno con le batterie.
Buongiorno,
La mia domanda è un po’ più diretta:
Avendo un impianto fotovoltaico posso evitare l’allaccio al contatore della corrente ed avere comunque l’abitabilità dell’immobile visto che per questo è richiesto allacci a luce e acqua ?
Risposta semplice, no.