La ventilazione meccanica controllata sta alla base del benessere, ma ci sono altri 9 punti moto importanti che la devono accompagnare, scopriamoli assieme.
Come realizzare un impianto di ventilazione meccanica?
Come realizzare l’impianto della tua villa no gas, per raffrescare d’estate e riscaldare d’inverno, con la sola energia elettrica che produrrai col tuo impianto fotovoltaico?
Siamo arrivati nel momento in cui bisogna pensare agli impianti della tua Villa e più avanti andiamo più confusione potrai percepire purtroppo. Difatti dopo qualche chiacchierata tra amici, qualche parere chiesto magari a parenti o a qualche conoscente che ha già fatto questo percorso, e inizia il valzer del di tutto e di più. Un percorso fatto di ricerca, di approfondimenti dove le prime speranze sono quelle di capirne qualcosa in più sul tema di impianti di riscaldamento e di condizionamento, e perché no anche di indipendenza energetica.
Bene o male quello che hai letto, è la descrizione tipo di ciò che succede quando inizi a cercare informazioni sugli impianti della tua nuova villa, su come riscaldarla, come raffrescarla e come alimentarla o renderla il più possibile leggera dal peso delle bollette.
Quindi ora che siamo in linea, entriamo nel vivo.
Tecnicamente dobbiamo subito distinguere gli impianti in due macro categorie:
- La prima categoria è quella relativa all’impianto elettrico, ovvero la distribuzione dell’energia all’interno della tua villa.
- La seconda è quella dell’impianto idraulico, ovvero di distribuzione dell’acqua calda e fredda ad uso sanitario e dell’acqua calda e fredda per il riscaldamento ed il condizionamento.
Se ti sembra che questa sia una distinzione banale, prosegui nella lettura e capirai perché invece è una divisione importantissima che una volta era molto marcata e adesso invece deve andare a braccetto.
Sembra un paradosso ciò che voglio dirti, ma nella realtà dei fatti in una casa nuova che desideri costruire e che Speri consumi la minor quantità possibile di energia elettrica, devi far dialogare i due impianti.
Vuol dire che tu devi permettere alla tua casa di dotarsi di una piccola intelligenza artificiale per darti tutti i benefici sia in termini di Confort che in termini di spesa energetica.
Non pensare che questa cosa la farai alla fine, devi tenerla bene a mente sin dall’inizio e non puoi permetterti di progettare l’uno o l’altro impianto senza avere le idee chiare sullo parte complementare. Te lo dico in un altro modo, senza girarci tanto intorno, per realizzare l’impianto elettrico corretto devi avere già mente come fare l’impianto idraulico e viceversa.
Non è questione di budget, “Ma io non me lo posso permettere e faccio come si faceva una volta”, è proprio un cambio completo di mentalità per arrivare all’obiettivo. Tanto per parlarci chiaro, una volta bastava accendere una lampadina e accendere la caldaia che scaldava i termosifoni e tu avevi la tua bella stanza calda illuminata ed eri a posto, ti sentivi in paradiso.
Oggi invece, da una parte abbiamo sempre meno tempo da dedicare alle nostre cose perché viviamo una vita sempre più frenetica, dall’altra visto che le tecnologie e l’evoluzione lo permette desideriamo che i nostri ambienti siano confortevoli in tempi brevi, ma con un occhio molto vigile sulle bollette che pesano sempre di più.
Dato per scontato che questo meccanismo ti sia ben chiaro, possiamo procedere con i ragionamenti e iniziare a scoprire il modo migliore per fare gli impianti di ventilazione meccanica controllata della tua futura nuova villa.
1. Involucro edilizio e risparmio energetico

E’ un tema sempre in evoluzione e merita tutta l’importanza del caso parlare e conoscere l’involucro, ma non ti devi ammalare per trovare il più performante o rendere per forza di cose la tua casa passiva, io ti consiglio semplicemente di scegliere materiali naturali per non azzerare del tutto la traspirabilità dei muri stessi.
Che tu scelga il legno, che tu scelga il mattone come una volta e abbini uno strato di cappotto esterno, che tu vada a scegliere costruzioni in cemento isolato o altre tipologie di materiali, non cambia molto se alla struttura abbini gli impianti adeguati a raggiungere l’obiettivo finale.
Ribadisco solo il concetto della traspirabilità: Naturale è meglio per la qualità dell’aria che respiri, punto.
Anche se chi ti vende la casa ermetica ne ha, come puoi ben intuire, tutti i vantaggi economici del caso, cerca di farla prestante rimanendo fisso su un concetto: i materiali naturali sono traspiranti e rendono l’aria all’interno della tua casa molto più salubre rispetto ad una casa completamente ermetica
Se non sei d’accordo con quanto ho scritto sopra nessun problema, non pretendo di andare a braccetto con tutti e non lo voglio nemmeno. Se costruisci una casa ermetica, e ne sei fortemente convinto, per me evita di fare le finestre e fai prima, tanto in ogni caso non le potresti aprire.
Tornando a noi, scelto il modo costruttivo, farai sicuramente attenzione alle finestre e sceglierai quelle che ti piacciono di più. Non è la mia specialità e quindi non ti posso dare utili consigli, ma in anni di ristrutturazione ti posso dire che le reali differenze tra una finestra in alluminio piuttosto che in legno piuttosto che in plastica non sono poi così elevate e, alla fine, a mio modesto parere, scegli quelle che più ti piacciono e non sbagli mai.
2. Impianti per l’autosufficienza energetica
Adesso che l’involucro edilizio è completo passiamo agli impianti, ovvero il mio pane. Qui cominciano i ragionamenti seri e prima di andare a fondo per spiegare i motivi e rispondere ai millemila casi “mio cugino ha fatto così e si trova male”, faccio un elenco di cosa devi assolutamente fare nella tua villa per avere 365 giorni di confort e toglierti il cappio al collo che i lobbisti dell’energia e delle bollette vorrebbero metterti a vita.
La casa green del futuro si riscalda, si raffresca e si alimenta con il sole
Per arrivare all’autosufficienza energetica della casa la devi realizzare con questi impianti:
- un impianto di riscaldamento con pompa di calore / impianto di raffrescamento con pompa di calore
- Un igrotermostato in ogni singola stanza
- Gli scaldasalviette elettrici in bagno
- Un sistema di ventilazione meccanica controllata con deumidificatore e bocchette in ogni stanza
- La miglior pompa di calore per impianto a pavimento e ACS che riscaldi e raffreschi l’acqua 365 giorni l’anno
- Un impianto elettrico trifase domestico
- Il miglior impianto depurazione acque domestico
- Fornelli ad induzione
- Una colonnina di ricarica per veicoli elettrici
- Un trittico tra: impianto idroelettrico domestico, impianto idraulico domestico, impianto anticalcare domestico
- Il miglior impianto fotovoltaico domestico ottimizzato che sia in grado di dialogare con la pompa di calore e che produca tutta l’energia elettrica che serve, predisposto ad inserire un domani la batteria
NO ASSOLUTO all’impianto gas domestico!
Detto questo, analizziamo punto per punto e facciamo assieme le dovute considerazioni. La soluzione impiantistica che ti costerà di più sulla carta, sarà sempre quella idraulico, quindi preparati. Quella elettrica Infatti, fotovoltaico escluso, è tendenzialmente molto più facile da realizzare e non comporta esorbitanti esborsi economici.
3. Riscaldamento e raffrescamento radiante

Caldo e fresco con sistemi radianti. L’impianto di riscaldamento e raffrescamento che adotterai, sarà sempre un impianto radiante, anche se qualcuno esce con qualche nuova idea folle ogni giorno, rimaniamo con quello che risolve tutte le nostre problematiche di caldo e di freddo ed è quello che ci permetterà un giorno di essere energeticamente indipendenti.
Credo sia passato il momento in cui qualcuno ancora diceva “No, io preferisco i radiatori perché l’impianto di riscaldamento a pavimento fa male alle gambe”, la classica stronzata legata alle cavolate fatte in passato, o peggio ancora, da chi non ne capisce niente e vuole anche commentare.
È importante capire che, sia per il caldo che per il fresco, la soluzione ideale è il pavimento radiante, perché in buona sostanza riscalda e raffresca tutta la massa che di riflesso contribuirà a rendere confortevoli i nostri ambienti 365 giorni all’anno.
Ti dirò di più: una parte di professionisti che hanno sbagliato in passato o che ancora non hanno le idee ben chiare su come vengono realizzati questi impianti, potranno dirti che per il raffrescamento radiante a pavimento non è consigliato, per N motivi e trovando scuse apparentemente anche plausibili ma…
La realtà è semplicissima, tutti quelli che hanno un impianto di raffrescamento a pavimento e si lamentano, magari senza la ventilazione meccanica controllata, ovviamente danno la colpa al sistema che non funziona! Figuriamoci se niente niente gli vai a dire che è colpa sua perchè hanno scelto male all’inizio, affidandosi magari al cugino di turno che costa poco ed è bravo o a degli incompetenti senza verificare prima le competenze.
4. Controllo temperatura e umidità in ogni singola stanza

Il confort e l’efficienza energetica passano per un controllo accurato di temperatura ed umidità costante e su tutte le stanze, quindi per ogni ambiente ci sarà un termostato che rileva temperatura ed umidità, che di conseguenza attiverà le elettrovalvole che fanno passare più o meno acqua nei circuiti di raffrescamento e/o riscaldamento nel radiante a pavimento e/o a soffitto.
Stesso ragionamento per l’umidità che abbinata al ricambio costante dell’aria renderà i tuoi ambiente sempre salubri e la tua respirazione sempre ottimale, non soffrirai mai di gola secca o di altri fastidi legati alle regolazioni grossolane, ovvero quelle che d’estate ti fanno avere freddo su tutto il corpo e d’inverno ti fanno sempre avere un respiro affaticato con irritazioni o fastidi alla gola.
Solo con un controllo accurato si ottiene il miglior risparmio energetico ed anche la minor dispersione possibile.
5. Scaldasalviette elettrici in bagno

E beh, quando esci dalla doccia o dalla vasca idromassaggio, vuoi non avere quel piacere dell’accappatoio caldo li che ti aspetta appena te lo infili? Ovvio che no.
Alimentare ad acqua lo scaldasalviette è un errore grossolano che spesso artigiani e progettisti tutt’ora commettono, difatti è uno dei punti che mettono in crisi la tua termopompa e possono portare ad uno scostamento delle temperature molto sgradevole e ad un aumento dei consumi. Opta sempre per l’elettrico perché consuma poco, lo puoi temporizzare per il tempo necessario che lo utilizzi e si abbina a mille fattori anche puramente estetici per il tuo bagno.
E se non vuoi pensare a quando accenderlo e spegnerlo non ti preoccupare, lo puoi sempre programmare una volta per tutte e il modo migliore per farlo accendere e spegnere senza sprechi e/o senza farti trovare l’asciugamani o l’accappatoio freddo lo troviamo sempre.
6. Ventilazione meccanica controllata

Ricambio d’aria automatico e filtrazione assoluta, mai più allergie
Un equazione che non può essere diversa è questa: raffrescamento a pavimento = VMC obbligata.
L’acqua che scorre nei tubi sotto al pavimento serve a tenere freschi gli ambienti nei mesi caldi, e a questo dev’essere abbinato un sistema che deumidifichi l’aria e mantenga sempre puliti e salubri i tuoi ambienti anche se non apri le finestre (e quindi mantieni entro le mura domestiche l’energia generata sotto forma di caldo e freddo).
Non può essere diverso e non ci possono essere soluzioni palliative “per risparmiare”, il fresco col radiante a pavimento e la deumidificazione fatta dalla Ventilazione Meccanica Controllata che dialoga con un sistema di post deumidificazione dell’aria, alimentato dalla termopompa è il massimo del confort e lo si ottiene con la minima spesa energetica, solo se gli impianti dialogano tra di loro.
7. Termopompa professionale per fare caldo e freddo

Un sistema studiato con intelligenza prevede l’utilizzo di una sola macchina per produrre l’acqua calda calda e fredda che passerà all’interno dei circuiti che riscalderanno e raffrescheranno la tua villa. Diversamente avrai più macchine che non dialogheranno mai tra di loro e complicherai ancor di più l’impianto per non ottenere nessun beneficio.
Una sola macchina è più che sufficiente e tutte le altre proposte sono assolutamente da evitare.
Quelli che propongono sistemi ibridi (pompa di calore ibrida e caldaia a condensazione) devono cambiare lavoro e non devono assolutamente mettere mano alle ville che si edificano oggi, punto! Sono tendenzialmente persone che non sono avvezze alle nuove tecnologie e che per convenienza diffondono il messaggio “tanto i nuovi sistemi non funzionano, meglio la caldaietta”.
Se invece di fare i Salmoni di turno, andando controcorrente nella via che li porterà a rimanere senza lavoro o a cambiare la caldaia della signora Maria perché il treno delle pompe di calore non lo hanno mai voluto prendere, e quindi non si sono mai aggiornati…Quelli che propongono biomasse e/o una macchina per fare caldo e gli split per raffrescare che tanto non serve, si possono unire a quelli di cui sopra.
E tanto per essere chiari, se pensi che tanto basta predisporre e poi un giorno farò, probabilmente ti conviene comprare un bell’appartamento, perché poi la tua villa la devi anche mantenere e le bollette, se non bilanci gli impianti che realizzi al suo interno, costano due occhi della testa.
8. Impianto elettrico in trifase

La casa no gas è completamente elettrica e non salta la corrente
Con la vecchia gestione dei contatori di energia, prima che l’europa spingesse a costruire le case no gas e quindi a fare tutto con la corrente, non era la situazione più conveniente, lo sappiamo.
Oggi però le cose sono diverse perché i tempi cambiano, e nel caso della scelta del contatore di energia elettrica le regole sono state completamente riscritte. Un contatore in trifase non ha più costi inaccessibili e ci offre vantaggi e opportunità da cogliere subito ad occhi chiusi senza ripensarci. Innanzitutto ti permette di non far saltare la corrente anche se sono le 8 di sera, tua moglie è ai fornelli (che sono rigorosamente ad induzione), tua figlia è in bagno e si è appena fatta la doccia e quindi accende il phon e fuori ci sono -7° e i pinguini che ballano.
Altrimenti avresti che con tutto questo marasma i 6 kW monofase che qualcuno crede ancora oggi sia la soluzione migliore, non basterebbero mai.
9. Fornelli ad induzione

Ovviamente la tua villa che si autoalimenta da sola non ha il gas, quindi i fornelli sono ad induzione o in vetroceramica, ma di sicuro non a gas.
Sembra quasi scontato ma veder fare tutti i ragionamenti ed i calcoli per eliminare il cappio al collo del gas per il riscaldamento e poi vedere i fornelli a gas… mi fa venire un nodo in gola (e un giramento di maroni galattico).
Oramai sono più sicuri del gas ed utilizzarli regala esperienze veramente uniche, oltre che a farti risparmiare tempo. Pensa che per far bollire una pentola piena d’acqua, se col gas ci impieghi circa 7 minuti, con un piano ad induzione ci impieghi la metà.
Un punto molto importante del piano ad induzione è la sua sicurezza: Se la pentola non è appoggiata sul piano, a contatto coi cibi e con le mani, magari quelle di un bambino piccolo distratto, non provocano fastidi, bruciori o danni.
E inoltre, non scordare che per pulirli ci impieghi un lampo, mai più ore perse a smontare i fuochi per farlo tornare lucidi.
10. Colonnina di ricarica

La sfida del futuro, dove Nissan e Tesla hanno già messo in avanti le mani e hanno già iniziato a diffondere in larga scala i primi veicoli elettrici. Se presenti il progetto a partire dal 2018 comunque la devi mettere d’obbligo, ma in ogni caso è un investimento che consiglio vivamente.
Non possiamo nemmeno chiamarlo investimento, perché parliamo di meno di 1000 euro, ma sicuramente è uno sfoggio in più che rende l’idea della casa indipendente come una ciliegina sulla torta.
Le auto del futuro saranno ad energia elettrica e dovranno alimentarsi con questi nuovi dispositivi.
11. Impianto fotovoltaico ottimizzato

Il compito di produrre l’energia elettrica che ti serve, quella che utilizzi sempre, è proprio a carico suo. Per arrivare a vivere la tua casa senza le bollette devi produrre tutta l’energia che usi. Quella che 365 giorni all’anno serve ad alimentare tutto.
Quindi si parte dai numeri, si analizza il fabbisogno in maniera molto minuziosa e da li si parte nel dimensionare e scegliere quello che fa al caso tuo.
Ora, dopo questa fotografia, dopo averti disegnato il quadro di come vanno realizzati gli impianti della tua nuova abitazione, se ti stai chiedendo dove trovare chi mette assieme tutte queste competenze e le segue in fase di progettazione e soprattutto in fase di realizzazione, non ti lascio cercare su san Google ma ti indico dove andare.
Per finire, se anche tu vuoi realizzare la tua abitazione come descritto nel mio articolo, la bella notizia è che ti posso dare una mano solo se abiti nel nord Italia.La brutta è che ogni anno riesco a seguire poche famiglie, e tutto inizia sempre da una richiesta di consulenza che trovi cliccando il link qui sotto.
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Domande e risposte frequenti
- Riscaldamento radiante a pavimento, a soffitto, o tutt’aria, quale scegliere?
- Impossibile rispondere su due piedi, e non cercare la risposta se non hai le idee chiare. Serve prima l’involucro e fare ragionamenti pratici su costruzione e stile di vita, poi ne parliamo.
- Ricircolo dell’acqua, consigliato o no?
- In una nuova casa, tra coibentazione e tubazioni, l’acqua calda la puoi aspettare 4/5 secondi ma non di più, è una valutazione estremamente soggettiva.
- Ma mi hanno detto che con un involucro super gli impianti costeranno meno.
- Non così tanto da giustificare la spesa per il super involucro, non esiste la casa che non consuma energia, è il nostro corpo ad averne bisogno prima di tutto.
A dire il vero di domande ce ne sarebbero da riempire un enciclopedia e ti invito a fare la tua nei commenti qui sotto senza esitare, risponderò molto volentieri ed in poco tempo.
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