Se pensi che le pompe di calore non funzionino e hai paura di rimanere al freddo, fai bene!
Oggi infatti non basta conoscere marca e modello per essere sicuri di passare degli inverni caldi in casa anche se fuori il freddo è tanto.
Se fuori ghiaccia e, oltre al bianco pungente del ghiaccio magari sei circondato da uno strato fittissimo di nebbia, se non hai fatto a dovere tutto il compito per bene, ho paura che l’esame dell’inverno freddo non lo passi.
Se non hai scelto bene o sei andato a risparmio cercando solo ed esclusivamente il prezzo più basso, ti ritroverai ad aver speso malissimo i tuoi soldi, perché rimarrai al freddo.
Eppure il concetto dovrebbe essere oramai chiaro, a te che sei il cliente che alimenta tutta la filiera, dal progettista all’artigiano che installa, dal rivenditore di zona al produttore.
Scegliere le pompe di calore non è un gioco di numeri
Sempre più spesso si parte dai numeri della “legge 10”.
Per inciso la legge 10 è un documento che dev’essere redatto da un professionista abilitato a svolgere la professione di termotecnico, che ha lo scopo di tracciare i consumi di energia termica dell’edificio, che oggi viene richiesto per attuare le strategie di risparmio energetico previste dal Protocollo di Kyoto. Per ripeterla in parole semplici è la carta con cui dichiari al comune che stai rispettando gli obblighi minimi previsti dal piano regolatore in fase di utilizzo di energia rinnovabili.
Il paragone è semplice e anche se non ha senso fare numeri qui e adesso, lo scopo della legge 10 è quello di capire quanta energia serve per riscaldare casa e, di conseguenza, attestare che la percentuale minima richiesta da soddisfare con le rinnovabili viene raggiunta con l’adozione dei sistemi identificati da te che costruisci e/o ristrutturi.
Se la casa consuma 100 unità di energia e il comune pretende che tu produca almeno il 70% di energia verde, vuol dire che almeno 70 unità di energia li devi produrre con le rinnovabili.
Se la casa consuma 100 unità di energia e il comune pretende che tu attui una politica di risparmio energetico tagliando almeno il 20% dei consumi, tu dovrai ridurre il tuo fabbisogno di almeno il 20%.
Due casi differenti e due approcci differenti.
Col primo, quello di produrre con le rinnovabili, penso ad eliminare le vecchie caldaie in favore delle pompe di calore, ed a produrre tutto con l’energia elettrica, magari autoprodotta dal fotovoltaico.
Col secondo invece penso ad isolare la casa, inserendo un cappotto termico, isolando il tetto o cambiando le finestre.
Ma è e rimane sempre un documento che non dev’essere preso come la bibbia, perché spesso viene utilizzato solo ed esclusivamente per ottenere i permessi, senza ancora aver individuato con precisione nomi e cognomi di tutti quei piccoli componenti che non cambiano di molto il risultato di quel documento ma cambiano la spesa da sostenere ed il risultato che raggiungerai.
Tutto questo per dirti una cosa molto importante, che fa girare le balle ma è bene conoscere prima di illudersi.
La pompa di calore e la legge 10 non sempre vanno a braccetto.
I numeri che trovi in quel documento non sono sempre da prendere come oro colato, sempre più spesso sono solo numeri da dove puoi iniziare un ragionamento, ma non sono vincolanti e non sono da rispettare alla lettera, soprattutto quando devi dimensionare una macchina che ha lo scopo di riscaldare la tua casa quando fuori fa freddo ed è umido.
Si, perché le pompe di calore col freddo aumentano i consumi e, oltretutto, con l’umidità fanno più fatica a riscaldare l’acqua.
Ecco, tutto questo per dire che le pompe di calore non funzionano!
Purtroppo in molti ancora pensano che la pompa di calore sia un’elettrodomestico, quindi si focalizzano sul cercare marca e modello per poi fare la seconda ricerca, ovvero il prezzo.
Ma prima di far partire la guerra al ribasso del prezzo, quella che non guarda in faccia nessuno e che alimenta un mercato di carte false pur di far risparmiare 100 euri, fai molta attenzione.
La verità assoluta, quella che devi sapere prima di spendere male i tuoi soldi, è che le pompe di calore non sono adatte a tutti, e peggio ancora, le pompe di calore non sono un bene per tutti.
La pompa di calore funziona bene solo se è parte integrante di una ricetta
La ricetta ha 4 ingredienti principali:
- L’impianto di riscaldamento e raffrescamento
- I componenti della centrale termica
- La scelta del modello idoneo
- L’assemblaggio ed il primo avviamento
Se non la dimensioni a dovere…
La tragedia sarà lenta e sempre dolorosa. O rimani al freddo o avrai bollette stratosferiche. MA ripeto e sottolineo che se scegli la taglia giusta ma manca il resto, il risultato sarà uguale.
Perché pensi che sia la stessa cosa di una caldaia e quindi paragoni potenza con potenza, parti già con un dato importantissimo errato. E’ un confronto che non regge. la potenza termica di una caldaia non centra nulla con la potenza termica di una pompa di calore.
Se non scegli accuratamente tutti i componenti della centrale termica.
E’ semplice intuirne i motivi. Se tu scaldi l’acqua alla giusta temperatura ma la fai circolare troppo veloce o troppo piano, il danno è assicurato ed il confort che sognavi si trasforma in un calvario.
Perchè secondo te o il tuo tecnico di fiducia sono tutte uguali, basta togliere la caldaia.
E’ l’errore che scatena la guerra del prezzo e darà sempre il medesimo risultato: Frustrazionee rabbia per aver speso male i soldi ed il tempo che hai dedicato alla ricerca della pompa di calore ideale.
Se non la sai abbinare all’impianto…
Il dilemma: pompe di calore o termopompe professionali?
In questo articolo spiego nel dettaglio la differenza: clicca qui
Riassumendo però in poche parole:
- La pompa di calore solitamente è una unità esterna di un condizionatore d’aria o di una macchina nata per la refrigerazione industriale, che viene spacciata come soluzione per riscaldare acqua d’inverno, ma come puoi intuire ha i suoi limiti ed i problemi sono ben noti.
- La termopompa professionale invece viene progettata, testata, realizzata e pensata sin dall’inizio per fare acqua calda nelle condizioni climatiche più estreme, solitamente è più grande, pesa di più, costa di più e offre performance che non puoi fisicamente paragonare alle pompe di calore.
Se salti o fai male anche uno solo di questi passaggi, hai voglia a cercare il prezzo su amazon o su internet, hai voglia a cercare le informazioni tecniche da alta scuola di ingegneria sui portali dove utenti pseudoesperti sparano a caso termini random credendo di saperne più di altri.
Se scegli di avere a che fare con un tecnico, un professionista, un artigiano o un pseudocommerciale che paragona le pompe di calore alle caldaie perché “tanto è la stessa roba”, tranquillo che le pompe di calore non funzioneranno mai.
Ma ti dirò di più, se tu pensi di vivere in una casa che si riscalda con una pompa di calore alzando ed abbassando la temperatura delle stanze come ti ha insegnato la nonna… anche in questo caso rimarrai al freddo e scoprirai che… le pompe di calore non funzionano!
Purtroppo, se vuoi che la tua pompa di calore funzioni veramente, devi cercare l’esperto che mette le mani in pasta sugli impianti tutti i giorni, prima di spendere i tuoi soldi.
Se scegli di realizzare la tua casa senza gas, e punti ad essere energeticamente indipendente, devi anche far dialogare la tua termopompa professionale con l’impianto fotovoltaico e li… ti assicuro che dopo anni di test e prove, oggi ho la soluzione ideale.
Se vuoi saperne di più, ricordati la pubblicità della nota marca di pneumatici e quella della compagnia telefonica.
Dagli pneumatici tieni a mente che la potenza è nulla senza il controllo.
Dalla compagnia telefonica ricorda che una telefonata ti allunga la vita (o ti salva dal buttare fuori dalla finestra il tuo tempo ed il tuo denaro)
Pompe di calore professionali austriache, slovene e tedesche
Nel mercato si parla di pompe di calore professionali o termopompe.
Termopompe è una traduzione più azzeccata per una macchina progettata solo ed esclusivamente per riscaldare acqua quando fuori fa freddo.
Detto ciò, sono prodotti tipicamente europei, che nel nord europa vengono utilizzate da anni, ma in Italia iniziano ora a prendere piede.
Arrivano ora che i brand del condizionamento e delle caldaie hanno ampiamente dimostrato i propri limiti.
La migliore non esiste,ma in linea di massima le top di gamma sono pompe di calore professionali austriache e pompe di calore professionali tedesche.
In quei territori ci sono le aziende che si sono evolute di più nel corso di questi anni e oggi, nel clima tipico montano o della pianura padana, funzionano senza mostrare problemi.
Il segreto non c’è, si tocca con mano la differenza tra un prodotto tipicamente orientale fatto di plastica, ed un prodotto europeo costruito con materiali che possono resistere nel tempo.
Quando scegli, non cadere in trappola e rischiare di di rimanere al freddo. Scegli sempre prodotti professionali e non te ne pentirai mai.
Domande e risposte frequenti.
- Meglio la pompa di calore inverter o quella on off?
- Si tende a pensare che la tecnologia inverter sia il top e non ci sia nulla di meglio, ma non è così. In base alle tue esigenze troverà più senso applicare la tecnologia inverter sul nuovo e quella on off sulle ristrutturazioni. Ma anche questa regola, in caso di profonda ristrutturazione o zona particolarmente fredda, può essere sovvertita.
- Serbatoi d’acqua e puffer, quanto bisogna accumulare?
- In un sistema di riscaldamento con pompa di calore professionale gli accumuli sono fondamentali, ti permettono di accumulare energia di giorno per sfruttarla al momento del bisogno ma non solo. La dimensione corretta ti aiuta ad avere i massimi benefici con la spesa energetica minore. In genere nei prodotti orientali consigliano al massimo 300 litri per l’acqua sanitaria, cosa che invece va portata ad almeno 500 per le termopompe professionali. Per inciso, assolutamente no alle pompe di calore che lavorano direttamente con i sistemi radianti.
- Il collegamento al fotovoltaico e la smart grid, un sistema intelligente?
- No, è solo un orologio che non ti aiuta a rendere intelligente il sistema. La smart grid è un modello che funziona all’esterno e non in Italia, non è il collegamento col fotovoltaico. Per quello a breve rilascerò un piccolo strumento in grado di sfruttare i momenti con la maggior produzione solare, accumulando energia termica prodotta gratuitamente.
E se hai altre domande, non esitare a fare nei commenti qui sotto, sarò lieto di chiarire i tuoi dubbi.