Monofase e trifase, trifase o monofase, la richiesta fornitura enel è importantissima…
Siamo nella fase di decisione degli impianti da installare nella nuova casa oppure nella ristrutturazione, abbiamo scelto di evitare (o di eliminare) l’allacciamento al gas e quindi di scaldare i nostri inverni e la nostra acqua calda sanitaria con una pompa di calore, mentre per cucinare i nostri pranzi e le nostre cene ci affideremo ad un forno elettrico ventilato accoppiato a fornelli ad induzione ma…
Corrente trifase e monofase: Quali differenze?
E come facciamo il nostro impianto fotovoltaico? Se sei arrivato a farti queste domande, e non hai già preso la tua decisione, vorrei condividere con te un paio di riflessioni.
Cominciamo intanto col distinguere la corrente monofase, quella che normalmente si utilizza nelle abitazioni, con potenza in prelievo fino a 6 Kw, con la trifase che era più comunemente utilizzata nelle attività, e parte dai 6 kW in su. Per molti il denominatore è semplice: meno di 6 kW = monofase, più di 6 kW = trifase.
La differenza tra monofase e trifase, nella tua casa, si traduce in costi prima, durante e dopo.
Fare un impianto elettrico con potenza trifase su un abitazione costa di più, sai il quadro elettrico trifase… Chiedere ad Enel di connettere la tua abitazione costa di più, sai i costi installazione contatore enel… Non parliamo poi del costo allaccio contatore…
Per non parlare della differenza tra un sistema trifase e un sistema monofase.
Impianto elettrico monofase o trifase: differenza di costi
Con la riforma della tariffa energetica che rivoluziona il mercato a partire dal 2018, parliamo di cifre irrisorie, approfondisco il tema del costo energia elettrica qui.
Torniamo a noi, tu stai costruendo e prima o dopo ti devi fare la domanda, quanta energia chiedo per l’allaccio contatore enel?
Lo chiedi a chi ti sta costruendo casa, a chi magari ti ha mostrato un progetto. Tendenzialmente l’impresario ti rimanda al progettista, che a sua volta ti dice che deve sentire il termotecnico, che per darti una risposta deve chiamare l’idraulico, che però non capisce una mazza di energia e quindi ti rimanda all’elettricista e… Ovviamente ti dice che deve sentire l’impresario!
Ah, sicuramente qualcuno ti dice che è meglio connettere in monofase perché sennò chiedere il trifase costa troppi soldi.
Semplice no? Tutti vorrebbero una situazione del genere immagino, vero? La realtà dei fatti è che nessuno si mette nei tuoi panni dopo che la casa è costruita. Nessuno si mette li a ragionare con te sul dopo e ti guida consapevolmente alla spesa per la gestione dei tuoi impianti perché tutti hanno un solo chiodo fisso. Compro a poco, vendo a tanto, io guadagno soldi e il cliente una volta che ha pagato si arrangia!
Quando parli di fotovoltaico per esempio, il costruttore o chi per esso ti dice che la legge ti impone un minimo di potenza in base ai vari obblighi imposti, ma nessuno ti dice che per alimentare la tua abitazione servirebbe una potenza precisa. L’elettricista di turno, magari tuo fedele amico oppure elettricista di fiducia dell’impresario, non ti sa rispondere correttamente, e se lo fa presume che sia così perché gli hanno detto che funziona cosi, per sentito dire…
Tu vuoi una risposta precisa, con cognizione di causa e lui ti risponde per sentito dire. Ma non arrabbiarti, non è colpa tue e nemmeno colpa sua.
Non la fa nessuno, e anche se glielo chiedi si innesca lo stesso meccanismo di prima. Tutti si rimbalzano la palla l’uno con l’altro e tu che sei in mezzo devi schivare i colpi e paradossalmente devi metterti in difensiva… Questa è la triste realtà.
Spesso gli stessi costruttori edili si affidano a progetti di impianti fatti con il modello “copia e incolla”, invece di chiedere la progettazione per ogni singola utenza, costruendo un impianto che più o meno va bene per tutti. E magari tu ti aspetti qualcosa fatto su misura invece, come sarebbe lecito aspettarsi per chi decide di sborsare centinaia di migliaia di euro per la sua futura casa.

Come scegliere tra contatore trifase e monofase?
Una volta scelto l’isolamento o la modalità di costruzione, si inizia a scegliere la tipologia del riscaldamento, che è la principale fonte di consumo energetico. Oggi si propone per la maggior parte il riscaldamento radiante, a pavimento o a soffitto. E già qui dobbiamo prestare molta attenzione.
I materiali vengono determinati in base al potere isolante ed agli spessori utili a disposizione, il passo (ovvero la distanza tra una tubazione e l’altra) cambia molto a seconda dell’utilizzo dei locali ed infine la divisione, ovvero come saranno suddivisi i nostri ambienti di living.
Scelta la modalità di riscaldamento si passa al raffrescamento ed alla ventilazione meccanica controllata, che serve a ricambiare costantemente l’aria all’interno delle abitazioni senza spalancare le finestre, garantendo un risparmio energetico notevole.
Il raffrescamento può essere a pavimento solo se abbinato ad una ventilazione meccanica controllata che mantenga un tasso di umidità adeguato, può essere totalmente indipendente se fatto con un impianto ad espansione diretta (i climatizzatori che noi tutti conosciamo), oppure può essere fatto con degli split ad acqua che, tramite la pompa di calore, in estate portano il beneamato fresco nelle nostre stanze.
Poi ci son da valutare le luci, il piano di cottura, le varie automazioni, le pompe in caso di piscine o altri utilizzi e, le molteplici utenze varie che ognuno di noi tiene all’interno della propria casa.
Dopo che tutto questo è stato valutato, e per valutato intendo che tutto questo ha prodotto dei numeri di consumo espressi in kWh annui e in picchi di consumo giornalieri, possiamo parlare di quantità di energia. Non lo possiamo fare prima, ipotizzando che se adotto quella soluzione li faccio così o se adotto quella soluzione la faccio colà.
Non te lo puoi permettere, se non presti attenzione a queste cose, ci rimetti due volte. La prima nell’immediato perché spendi un sacco di soldi e il tuo fegato che è già grande di suo, aumenta a dismisura. La seconda perché nessuno riesce a darti numeri sensati e tu ci rimetterai a vita, infatti ogni volta che ti arriverà una bolletta ti troverai a pagare una botta che in confronto la rata del mutuo sembra una monetina da eurocents in ottone!
Conclusioni
Non farti abbagliare dalle case in tripla classe A, una uguale all’altra a mo di fotocopia. Quelle sono progettate in serie e prima di essere costruite vengono studiate al millimetro (soprattutto per un fattore di costi e di economia di scala).
Se tu stai costruendo per conto tuo, nessuno ti dice subito ed in modo chiaro queste cose. Se stai costruendo casa o stai restaurando, chiedere informazioni è come essere da soli nel deserto, in mezzo ad uno stormo di avvoltoi che aspettano pazientemente di vederti inciampare per poi sferrare il colpo. Rendo l’idea? Sono stato chiaro? Bene…
Adesso che forse ho un minimo di attenzione da parte tua, probabilmente ti riconosci in una delle situazioni che ho appena descritto, e ti voglio parlare di come risolvere tutti i dubbi e di come si può risolvere il problema, trasformandolo in un’opportunità che ti si presenta una volta sola.
Per sapere come alimentare la tua casa, che sia completamente nuova o che sia un restauro, prima devi decidere sulle tipologie di impianto da realizzare. Sono i dati che maggiormente incidono sui futuri consumi e cioè quello che ancora ti legherà a vita ai fornitori di luce e gas, ammenochè…
Una volta che siamo arrivati ad avere i numeri alla mano, quei numeri che in sostanza ti danno il consumo elettrico ed i picchi di casa tua, dobbiamo selezionare con la massima cura l’impianto fotovoltaico.
Scegliere con cura chi si occupa di produrre l’energia che serve ad alimentare la tua casa, ti salva dal dover chiedere una rinegoziazione della rata del mutuo, ogni volta che vedi una busta con scritto Enel, ma non è tutto.
Anche il dimensionamento della pompa di calore corretto fa la differenza, e di molto!
E sai perché il tuo elettricista e il tuo idraulico non riescono ad aiutarti più di tanto? Non perché non lo sanno fare, ma perché non conoscono a fondo i prodotti, non hanno il tempo da dedicare alla formazione ed allo studio. Quando devono scegliere un prodotto, vanno dal distributore di zona che, a seconda del momento o magari di quello che gli rimane in magazzino, gli forniscono quello che poi arriva a te. Loro quello hanno da vendere e quello ti diranno che è il prodotto migliore.
Stessa cosa per l’idraulico, magari abituato da 20 anni ad installare caldaie, se gli nomini pompe di calore, ti dice che non conviene e che lui metterebbe su una caldaietta e via. Magari raccontandoti ancora la favola che se potesse metterebbe ancora su i termosifoni perché il riscaldamento a pavimento fa male ai piedi!
Io non voglio parlare male di loro anzi, entrambi hanno le mani d’oro e di sicuro, a casa mia molto probabilmente chiamerei un elettricista a farmi l’impianto elettrico ed un idraulico a farmi la distribuzione idrotermosanitaria.
Ma non chiederei mai a nessuno dei due di dimensionarmi il fotovoltaico e la pompa di calore.
Purtroppo è una scelta che abbiamo fatto entrambi. Io ho scelto la formazione e loro hanno scelto di lavorare con le mani per realizzare le opere d’arte che quotidianamente, di nascosto perché lavorano sottotraccia, realizzano sulle nostre case. Noi (io, il tuo elettricista, il tuo idraulico, il tuo impresario) non siamo in concorrenza, dobbiamo lavorare in simbiosi e non dobbiamo essere gelosi l’uno dell’altro anzi. Io porto in palmo di mano la maggior parte degli elettricisti e degli idraulici che conosco, perché ribadisco hanno le mani d’oro. Ma io faccio un’altro lavoro.
Non insegno fisicamente a lavorare a loro, è più probabile il contrario, ma porto a loro l’innovazione e la condivido.
E tu cosa pensi di fare? Ti affidi alla sorte del fornitore di zona che darà al tuo installatore il prodotto che sennò gli rimane in magazzino o, intuendo come funziona, ti affiderai ad uno specialista che ti guiderà alla scelta della soluzione più idonea? Io ti consiglio la seconda.
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Domande e risposte tipiche
- Differenza tra quota fissa enel 10 kw e quota fissa enel 6 kw
- Nei primi mesi del 2018, circa 210€ all’anno per i 10 kW e circa 160€ all’anno per i 6 kW
- Differenza tra costo kilowattora trifase e costo kilowattora monofase?
- Oggi non ci sono più, con la riforma dell’energia, chi più consuma meno paga.
- Differenza tra colonnina di ricarica trifase e colonnina di ricarica monofase?
- Velocità di carica. Col trifase puoi caricare più velocemente la tua auto.
- Vantaggi del trifase?
- Non ti salta la corrente e inoltre puoi avere una termopompa professionale trifase che è più sicura di una pompa di calore tradizionale.
Se hai altre domande, non esitare a farle nei commenti.
13 risposte
Troppo lungo e senza alcun consiglio/ esempio concreto. Serviva un testo conciso, e un esempio, su un caso concreto, delle differenze di cosmo e quindi di spesa scegliendo correttamente gli impianti o no. Allora qualcuno potrebbe fidarsi… così è pura aria fritta.
Grazie del commento, mi piacerebbe averti chiamato per nome, ma non importa.
Anche le critiche servono e quindi come tali le ricevo più che volentieri, spesso mi aiutano a migliorare.
Devo però fare una correzione, e non da poco.
Non ho voluto scrivere un post per dire “guarda loro sbagliano e si fa così” magari fornendo la pillola magica che funge da panacea per tutti i mali.
Non era questo l’obiettivo. Ho puntato sull’attenzione che richiede una corretta scelta degli impianti perché, se non ci si mette un approccio corretto, le bollette poi sono salate!
Il messaggio chiaro che si evince leggendo il post è che se pretendi di avere degli impianti superperformanti nella tua nuova abitazione, devi affidarti a dei professionisti.
Con questo non voglio denigrare il preziosissimo apporto dei nostri artigiani, quelli che hanno costruito l’Italia con le loro mani d’oro per intenderci.
Non voglio neanche parlar male o puntare il dito sui costruttori edili o chi per loro. Ho solo denunciato e messo alla luce come funzionano le cose in Italia. Costruttori edili, artigiani, progettisti… funziona così!
Ti faccio io una domanda: Se ti capita una fitta al ginocchio tale per cui diventa il tuo unico pensiero, a chi ti rivolgi?
Vai dal tuo medico di base -che molto probabilmente ti indirizzerà ad uno specialista- o andrai dal farmacista a chiedere un antidolorifico e via…
Qui siamo nella stessa identica situazione, io non decido per te, tu scegli e tu decidi con il tuo metodo di valutazione. Io ti metto solo in evidenza cosa succede. Vuoi un esempio, eccolo:
– Se vuoi la casa in classe A con le bollette basse e più possibile vicine allo 0, non hai altre vie se non affidarti a chi, come me, fa questi calcoli e realizza SOLO questi impianti tutti i santi giorni.
– Se per te le case sono tutte uguali perché non credi minimamente in quello che dico o scrivo, o perché non ti ritrovi in questa situazione, mi fa piacere per te, non voglio farti cambiare idea.
Per quanto riguarda la lunghezza del testo e l’allusione alla fiducia, se ti piacciono gli articoli corti modello: Vuoi la panacea a tutti i mali clicca qui, è una tua scelta.
Purtroppo all’interno di questo processo di analisi e di ragionamenti ci sono 20 anni di lavoro nel settore, e concludo affermando per primo che non è il mio obiettivo quello di piacere a tutti.
Io dico le cose come stanno, e di base so di dar fastidio a molti.
Buon lavoro.
Prolisso e inconcludente. Tipico di colui che si piace parlare e magari anche davanti allo specchio.
Se non capisci quello che c’è scritto o non sei in accordo, a me non cambia nulla.
Chi realizza solo case elettriche lo ha capito e lo vive tutti i giorni, mi ringrazia per la scelta.
I commenti come i tuoi sono come i tronchi d’albero in mezzo alla strada…
Pensaci bene prima di scrivere.
Concordo con F.Tanel. Devis devi scrivere meno perché a un terzo di ogni articolo che scrivi ci si rompe le palle e ti passa la voglia di continuare. Tra l’altro ogni volta ripeti la solita solfa: il costruttore fa i suoi interessi, l’idraulico fa gli interessi suoi e del costruttore e vende la solita caldaia da 20 anni e l’elettricista non è competente. Un po di presunzione non fa mai male ma troppa ti fa perdere in credibilità. Buon lavoro…
Michele
Grazie anche a te per il contributo Michele.
Se permetti visto che gli articoli li scrivo io, decido la lunghezza in base al messaggio che voglio comunicare.
Se ripeto il concetto e cerco la ridondanza del messaggio è per assicurarmi che sia chiaro quello che voglio trasmettere.
Ti dirò di più, se sei del settore non arrivi fino in fondo all’articolo, se sei l’utente e ti ritrovi in questa situazione, arrivi fino alla fine e poi qualche domanda te la poni.
Ergo, caro Michele, come ho scritto e già ripetuto, qui ti informo dei problemi che hai a far determinate scelte, se vuoi la soluzione la chiedi.
Esempi concreti?
Trovati nella situazione di dover fare casa nuova… purtroppo 4 volte su 5 ti ritroverai in quello che ho scritto.
Non ti piace quello che scrivo perché vorresti la soluzione semplice per cercarla su google al prezzo migliore o perché leggere ti rompe le palle come dici tu?
Bene, grazie per avermelo fatto notare, grazie per avermi scritto, ma non ti obbligo a rimanere.
Buon lavoro anche a te, o se sei in una condizione simile… Buona fortuna.
Buongiorno. In buona sostanza puoi dare consigli o il numero di telefono per avere consulenza?. Farò cappotto e infissi ad alta prestazione con il 110. Non voglio mettere pdc per paura dei costi di manutenzione e sopratutto per mancanza di manutentori in zona. Con buon isolamento, il consumo gas dovrebbe essere limitato, aiutato da un solare termico. Quindi caldaia a condensazione. Consiglio: consumo 16 kwh/die di elettricità. Vorrei mettere un ftv da 10 kwp con accumulo da 16 kw. La produzione non utilizzata nell’immediato e non indirizzata all’accumulo, va in rete gratis. Ho un contatore classico da 3. Che modifiche fare? A quali costi fissi in più vado incontro? Grazie.
Per avere la mia consulenza devi prenotare cliccando sul pulsante sotto all’articolo.
Segui l’iter, se sei in una zona che posso seguire prenoti la mia telefonata, acquisti la consulenza e poi ti rispondo.
Concordo con gli altri. Troppa polemica e alla fine della lettura non ho la risposta a la domanda iniziale: “connessione monofase o trifase?”, e nemmeno degli spunti di riflessione.
Ok, la trifase costa poco di piu’, ma perchè dovrebbe servirmi? A parita’ di KW assobiti, che vantaggio ho? Io ho tutto elettrico in casa (pompa d calore, fornello a induzione, microonde, forno elettrico) e ho monofase a 220 V. Non ho nessun dispositivo che va in trifase. L’unico con cui ho a che fare e’ la pompa del pozzo della casa di fianco, che ha un condensatore per la trasformazione in trifase. Funziona poche ore all’anno, e non penso possa spostare le valutazioni sulla scelta. Ma non ne so abbastanza, quindi ben vengano le delucidazioni di chi ne sa di piu’.
Grazie.
Lo so bene, è più facile dire che hanno ragione gli altri etichettando una questione spinosa come polemica inutile.
Informarsi costa fatica, bisogna azzerare i propri pensieri e buttare il cuore oltre l’ostacolo, come ho fatto anch’io più di 4 anni fa.
Fatto sta che oggi la soluzione ibrida rimane una scelta da perdenti, perché in una nuova abitazione basta un cerino per il riscaldamento, ma mettere una macchina professionale costa troppi soldi e quindi costruttori e idraulici di paese preferiscono rinunciare.
Poi ci sono gli affezionati al pellet o alla legna, quelli che non hanno ancora capito che i residui di combustione sono tossici e provocano solo malattie.
Informarsi è difficile perché in Italia è quasi impossibile, sono poche le persone disposte ad investire denaro proprio per fare dei corsi seri, meglio andare in quelli che regalano le aziende che questi sistemi li producono (coincidenza?).
Continuate così, continuate a combattere l’evoluzione che viene avanti e continuate a lottare contro i mulini a vento.
Quelle poche persone che capiscono il messaggio vanno avanti con la ricerca e scoprono il futuro, gli altri rispondono come te dicendo che è solo polemica inutile e domani continueranno a montare caldaie condensazione abbinate a pompa di calore scadenti e inefficienti.
Io continuo a scegliere termopompe professionali, che lavorano bene anche con i termosifoni in ghisa e riscaldano le case dei clienti che si affidano a me, e loro sono contenti e ridono quando leggo questi commenti, proprio come me.
Mi sono imbattuto in questo articolo sperando di trarre qualche conclusione,
invece mi è sembrato solo uno sproloquio utile solo a pavoneggiarsi e spingere le persone a non fidarsi di nessuno e chiamare per una consulenza…..
è normale che le persone di affidano agli elettricisti e idraulici, perchè sono persone umili e dicono le cose come stanno…..
alla fine alla domanda: La scelta fondamentale in casa nuova, connessione monofase o trifase? non ce modo di rispondere, ne tanto meno di farsi un idea su dove indirizzarsi, magari conoscendo i pro e i contro di entrambe le tipologie.
secondo me dovresti cercare di dare più un contributo concreto e tangibile, invece di farti pubblicità.
buon lavoro
Buongiorno,
scrivo per chiedere un’informazione riguardo il passaggio da monofase a trifase per la fornitura di energia elettrica a casa mia.
Il motivo per cui mi sto interessando a questo cambio, è per poter alimentare a 380V alcune piccole macchine utensili nel garage di casa. Sono piccole macchine con assorbimento massimo di 1.5kW, mai accese allo stesso momento.
Non assorbendo potenze superiori a 3kW, vorrei non chiedere un aumento di potenza erogata.
Riguardo all’impianto nell’abitazione, vorrei mantenere tutto in monofase quanto esiste, aggiungere un nuovo quadro che dal nuovo contatore porta una fase per alimentare quando già esiste, e porta le tre fasi ad un solo punto in garage (con tre prese a muro da 380V).
Quindi risulterebbe:
– nuovo contatore trifase (preventivo Enel 55 euro circa)
– utenza a 380V per 3kW
– nuovo quadro con interruttore trifase
– tre prese 380V da nuovo quadro
– vecchio quadro prende una fase dal nuovo quadro
al massimo sbilanciamento di potenza, avrei tutti i 3kW (massimi per l’utenza) su una fase.
Non riesco a trovare le informazioni per capire se questa possa essere una condizione realizzabile.
Guardando alcuni tuoi video, presumo di si ma si fa sempre riferimento a potenze elevate rispetto i 3kW che vorrei mantenere (per un risparmio).
Potresti darmi qualche consiglio?
Mi scuso per i termini, non sono un elettricista.
Grazie,
Alberto
Chiedi al tuo fornitore di energia e ti togli ogni pensiero, è possibile anche avere 3 kW in trifase.