Lavaggio impianti di riscaldamento, non è solo un obbligo di legge secondo la normativa UNI 8065 del 2019, ma è il primo passo per efficientare il tuo sistema ed essere sicuro che renda al massimo durante il suo ciclo di vita.
Lavaggio impianti di riscaldamento perché… Si parla sempre di retrofit, ovvero di come sostituire una caldaia con una termopompa professionale, ma sempre più spesso ci si dimentica la base dei lavori da eseguire. E alla base il primo pensiero dovrebbe essere quello di efficientare al massimo l’impianto esistente, sia che tu abbia dei termosifoni, sia che tu abbia un sistema radiante.
Di sicuro, soprattutto sei passi da una caldaia ad una pompa di calore su un impianto con termosifoni in ghisa o in alluminio, la prima cosa da fare è lavare a fondo l’impianto per riportarlo alla massima resa, togliendo tutte le impurità al suo interno, che costituiscono un vero e proprio freno a mano per ottenere la massima resa.
Non è un lavoro difficile o impossibile, ma richiede tempo, richiede la strumentazione adeguata e un’ottima manualità per far si che il lavoro dia i suoi frutti e sia quindi efficace.
Lavaggio impianto di riscaldamento, come si procede
Nella pratica descriverlo è molto semplice, il lavaggio degli impianti termici richiede una pompa che spinga i prodotti chimici adeguati ad alta pressione dentro all’impianto esistente, che durante il ciclo di lavaggio dev’essere tutto aperto (intendo testine e circuiti aperti per far scorrere i liquidi.
Nella tecnica si procede a riempire la vasca di raccolta liquidi con la giusta quantità del prodotto chimico adeguato e si inizia il ciclo attivando la pompa ad alta pressione. Il tempo di lavoro dipende dalla dimensione dell’impianto e dal livello di sporcizia presente, ma un buon tecnico capisce quando è il momento del secondo passaggio.
Il secondo passaggio è quello di invertire il flusso dell’acqua e ricominciare il lavaggio, questo serve ad assicurarsi di ottenere il risultato migliore, è un passaggio molto importante e solitamente anche ad occhio si vedono i benefici. Si vede altro materiale che prima era depositato nelle tubazioni o nel circuito idraulico fuoriuscire e depositarsi nella vasca di raccolta acqua della pompa per il lavaggio.
Dopo primo e secondo giro, il terzo è la fase di risciacquo con acqua. Si svuota completamente l’impianto e si ricarica con acqua trattata, ovvero senza calcare, alla quale si aggiunge l’ultimo elemento che è un protettivo filmante che oltre ad azzerare la carica acida delle particelle di liquido immesse in precedenza, aiuta a mantenere pulito ed efficace l’impianto esistente.

Pulizia impianto di riscaldamento, quali sono i benefici?
Beh, tieni conto che vent’anni fa non avevamo a disposizione i materiali e le conoscenze di oggi, ci si concentrava molto sul fare e basta. Sul fare e fatto bene facciamo fatica a trasmetterlo oggi, ma fortunatamente possiamo sempre rimediare.
Senza scendere nel tecnico, per fartela breve, un circuito di riscaldamento sporco necessità di una temperatura dell’acqua più alta per riscaldare i tuoi ambienti domestici e di conseguenza richiede un lavoro maggiore da parte del generatore di calore. Tradotto in estrema sintesi, più l’impianto è sporco e più soldi spenderai per il riscaldamento domestico.
Sottolineo però che il lavaggio impianto di riscaldamento oltre ad essere un obbligo è un passo molto importante per avere un vero risparmio sulle spese per il riscaldamento domestico. Inutile dare cifre e percentuali, più è sporco e più spendi, più l’acqua al suo interno è pulita e meno fatica farà il generatore, quindi più soldi tu risparmio per le spese del riscaldamento.
Lavaggio chimico impianto di riscaldamento, quanto tempo serve?
Ecco, anche qui dare una risposta univoca è difficile, ma generalmente ci vuole una mezza giornata o una giornata intera a seconda delle dimensioni dell’impianto e di quanto sporco è.
Sicuramente il lavaggio termosifoni oltre ad essere efficiente è più veloce di un lavaggio impianti su sistema radiante, ma anche il secondo necessita di una pulizia adeguata.
Negli anni abbiamo visto che negli impianti di riscaldamento a termosifoni, soprattutto con termosifoni in ghisa si eliminano impurità di lavorazione e morchia, spesso fuoriesce acqua marrone/nera a causa delle reazioni chimiche della stessa con i materiali ferrosi contenuti all’interno.
Ma anche lavare un impianto radiante di vecchia data ha il suo perché. Spesso gli impianti venivano caricati con acqua non trattata e durante la pulizia fuoriescono morchie, alghe e il colore dell’acqua è tutto fuorché trasparente.
Il lato positivo è che dopo il lavaggio possiamo inserire un liquido protettivo che terrà pulito il circuito negli anni successivi e quindi un ottima pulizia dell’impianto di riscaldamento dura negli anni. Se investi qualcosa in più con un professionista bravo, ne guadagnerai tante volte negli anni a venire.
Pulizia impianti di riscaldamento, non è solo un obbligo quando fai un retrofit.
Fare un retrofit significa inserire una pompa di calore, magari su termosifoni esistenti, al posto della vecchia caldaia.
Si, è un obbligo di legge e quindi dovrebbero farlo tutti, ma purtroppo usare il condizionale non è sbagliato, perché un conto è usare i prodotti chimici e le attrezzature necessarie, un conto è scaricare il circuito e ricaricare come niente fosse…
Ma nella pratica per ottenere il massimo da una pompa di calore dobbiamo avere un circuito performante il più possibile, e quindi lavarlo a dovere è riportarlo a nuovo è fondamentale.
Anche perché mentre con una caldaia se il circuito è sporco al massimo alzi la temperatura di lavoro e via, con una pompa di calore seguire le stesse orme sarebbe come azzerare il risparmio e compromettere per intero il lavoro del nuovo generatore.