Dimensionamento fotovoltaico, farlo correttamente vuol dire semplicemente scegliere di autoprodurre tutta l’energia elettrica che consuma la nostra abitazione, ne di più e ne di meno.
Vuol dire che se in un anno tu consumi 1000 chilowattora, che abbrevio con la sigla kWh, tu dovrai scegliere un impianto fotovoltaico che posizionato sulla superficie che tu hai scelto, in un anno deve produrre circa quella quantità di energia.
Che tu sia alla ricerca di un impianto fotovoltaico stand alone, di un impianto fotovoltaico a isola, di un impianto fotovoltaico autonomo ovvero di un impianto fotovoltaico off grid o che tu sia alla ricerca di un impianto fotovoltaico connesso alla rete, quando si parla di dimensionamento il risultato e ciò che si intende è questo.
Purtroppo però, di recente ho scoperto una cosa..
Quasi sempre è la seconda domanda che si fanno quelli che si avvicinano alle rinnovabili le prime volte… dimensionamento di un impianto fotovoltaico?
Per la precisione si chiedono come faccio a dimensionare IL MIO impianto fotovoltaico…
Lo sai che non dovresti essere tu a dimensionare il tuo impianto, non dirmi di no.
Di norma lo deve fare un tecnico.
Ora che trovi informazioni sul dimensionamento pannelli fotovoltaici, poi magari cerchi un simulatore fotovoltaico o un simulatore online per il calcolo impianto fotovoltaico…
La strada sembra non finire mai.
Oramai non mi stupisco quando vedo un link che mi compare su “San Google” dove trovo scritto configura il tuo impianto con 2 semplici click…
Difatti mi chiedo cosa cavolo ho studiato a fare quella volta se tanto con 2 click un computer o un foglio excel fa quello che faccio io…
Ma tralasciando questo particolare, se tu credi che bastino 2 click io non voglio mica farti cambiare idea, ti chiedo solo di non perdere tempo a leggere cose nuove che potresti imparare…
Ma se decidi di continuare a leggere, iniziamo a parliarne seriamente.
Quando dico seriamente intendo che inizio a spiegarti i ragionamenti che ti portano al calcolo corretto di un impianto fotovoltaico, al dimensionamento del tuo impianto fotovoltaico, e magari, a qualche piccolo consiglio per aumentare l’autoconsumo e quindi ottimizzare il beneficio di averne uno funzionante sopra il tetto.
Dimensionare impianto fotovoltaico?
Partiamo da un semplice presupposto, che in questo contesto diamo per scontato, ovvero una produzione media annua.
Qui, mentre leggi, io non so quali siano le tue esigenze, non so quanto grande sia il tuo tetto o la tua tettoia dove vuoi installare il tuo impianto nuovo, quindi per semplificare tutti i ragionamenti do per scontato che nella tua zona, la produzione media annua sia di 1100 kw/h per ogni kw di potenza installato.
Prendiamo in considerazione i tuoi attuali consumi energetici, e presupponiamo che siano vicini ai 4000 kw/h annui, d’altro canto, con 2 bimbi che crescono, un po di giardino e una cena tra amici e/o parenti alla settimana, gli aumenti dei consumi sono dietro la porta ed entrano piano piano…
Non è terrorismo psicologico, ma è un aspetto che sicuramente ha una valenza importante per la tua scelta.
Un impianto fotovoltaico deve durare almeno 20 anni, e quindi non va acquistato come la frutta dal fruttivendolo, cioè un tanto al chilo, ma va ponderato in base a tanti fattori.
Non basta la formuletta che tutti vogliono farti credere che sia miracolosa, quella che prendi la zona, data l’esposizione del tetto, dati i consumi, la tua potenza consigliata è uguale a…
Perfavore, voglio guidarti verso l’indipendenza energetica, quindi mettiamoci comodi e ragioniamo come si deve.
Dicevamo che oggi hai un consumo di circa 4000 kw/h e hai due bambini piccoli, quindi probabilmente i tuoi consumi sono destinati ad aumentare. Già qui, tieni conto di circa 400 Kw/h a bambino, sono gli aumenti medi di consumo che si stimano per un bambino che inizia a crescere, lo diamo come aumento graduale fino al 5° anno, poi statico.
In sostanza si stima che tra 5 anni tu consumerai circa 4800/5000 Kw/h annui di energia, salvo i ragionamenti di cui sotto.

A questo punto, altro ragionamento importante è sullo stato di fatto di casa tua.
Hai intenzione di installare climatizzatori nuovi o ne possiedi già?
Qui i calcoli sono abbastanza semplici da fare se vogliamo.
Ogni elettrodomestico oggi deve avere un’etichetta con la classe energetica attaccata, e qui troviamo anche scritti i consumi presunti.
Ti assicuro che non sbagliano di molto, ma non è questo il post dove discuterne.
Un importante considerazione numerica riguarda il riscaldamento.
Se ti interessa risparmiare anche sulla bolletta del gas, è il caso di parlare subito, anche se magari l’intervento non lo vuoi fare oggi stesso.
Comprendi anche tu l’importanza di saperlo subito.
Se io vengo a casa tua e iniziamo a fare una chiacchierata sui consumi elettrici presenti e futuri, una pompa di calore ha un’importanza strategica!
Per i climatizzatori il ragionamento è addirittura duplice.
Se tu hai un climatizzatore che ha 10 anni, che quella volta hai installato perché faceva un caldo da squagliarsi e lo hai preso per fare solo fresco, e decidi di passare ad un climatizzatore inverter in pompa di calore, succede che sicuramente hai uno strumento in più per riscaldare casa tua, ed hai una spesa di gestione molto inferiore.
Pensa che un climatizzatore di 10 anni fa, solo per fare freddo consuma il triplo di uno di ultima generazione che fa anche caldo…
Anche le illuminazioni di casa aiutano molto, anche se oramai questo lo sappiamo già e quasi tutti adottiamo lampadine a basso consumo, ma quando si dimensiona un impianto, per farlo bene, bisogna tener conto anche dei particolari.
Non so se hai notato, ma ho smesso di dare numeri e di fare calcoli, proprio perché la cosa più importante da fare per dimensionare correttamente un impianto fotovoltaico, è quella di dialogare e di porsi le giuste domande prima di sparare risultati con 2 click o con formule troppo semplicistiche.
Quello che ti voglio far capire è che per dimensionare un impianto fotovoltaico adatto a soddisfare le tue esigenze, prima di tutto bisogna dialogare, bisogna guardare al futuro, bisogna applicare tutti i dati e i feedback che un’addetto al settore ha maturato sino ad ora.
Diffida da quelli che vengono a casa tua e ti dicono di avere un pacchetto creato per tutti e quindi va bene anche a te.
Solo tu sai quali sono le tue esigenze, e bisogna rapportarle al tetto di casa tua, bisogna trovare la giusta strada per renderti il più possibile autosufficiente.
Magari non tutto e subito, anche a piccoli passi, un po alla volta, ma almeno scegliere e prendere la direzione da percorrere, con un tecnico che ti ascolta e che capisce i suggerimenti da darti e mette sul piatto tanta esperienza, allora tutto ha un senso e diventa più facile.
Altro argomento molto importante da tenere in considerazione è l’accumulo, cambia completamente i numeri.
Ho già scritto un articolo dedicato (lo trovi qui), ma un impianto fotovoltaico senza accumulo connesso in rete, non ha le stesse logiche di calcolo di un impianto fotovoltaico con accumulo.
Tendenzialmente, un impianto senza accumulo permette un risparmio inferiore in bolletta rispetto ad uno con accumulo, basta pensare che di giorno lavoriamo e di notte consumiamo energia.
Il rovescio della medaglia sono sicuramente i costi di investimento, sicuramente più alti all’inizio, e paradossalmente con i tempi di ritorno più brevi.
In ogni caso adesso hai capito che non esiste il pacchetto S, M, L o XL come al supermercato.
Comprendi che non stai acquistando un fotovoltaico come acquisteresti la frutta dal fruttivendolo?
Parliamo di un impianto che ha una base di progettazione, una lavorazione manuale che sicuramente fa la differenza, ed un insieme di componenti che ben assemblati contribuiranno a farti percorrere la via verso l’indipendenza energetica.
Se vuoi realizzare il tuo impianto e non vuoi correre inutili rischi, ora hai qualche informazione in più.
Prenota da qui un’analisi telefonica.
Dubbi e domande sul tema impianti fotovoltaici?
me ne faccio un paio da solo e mi rispondo anche, ma se ne hai altre ti invito a farle tutte nei commenti!
- Fotovoltaici con accumulo, conviene?
- Se lo acquisti pensando puramente al ritorno economico ti dico subito di no.
- Se lo acquisti per sentirti meno indipendente dalla rete, ben venga.
- Impianto fotovoltaico vantaggi e svantaggi?
- Pro: una lunga serie e oramai un abitudine da diffondere
- Contro: Non ne ho ancora trovati, ma se ne hai uno ti invito a dirlo sui commenti
- Fotovoltaico sovra o sotto dimensionato, consigli?
- Se lo hai sovradimensionato puoi eliminare i costi del gas o utilizzare l’energia al posto di altre fonti.
- Se lo hai sottodimensionato, puoi sempre ampliarlo o ottimizzarlo, sfruttando tecnologie di ultima generazione.
- Fotovoltaico monocristallino o policristallino?
- fino a 2 anni fa ti avrei detto policristallino, data la zona climatica veneta, ma l’evoluzione ha surclassato la tecnica.
- Oggi punta tutto su monocristallino e tecnologia PERC, un concentrato di tecnologia con la massima efficienza. Approfondimento qui.
- Accumulo fotovoltaico in aggiunta all’impianto, conviene?
- Risposta secca, senza giri di parole, no. Ne parlo qui.
- Se lo fai per un puro risparmio economico, non cercare il prezzo più basso, non conviene uguale.
- Se lo fai per sentirti il più possibile indipendente dai fossili ok, cerca il più capiente e in bocca al lupo.
- Calcolo rendimento fotovoltaico, posso verificarlo anch’io?
- Certo che si, vai a questo link, è gratuito ed è il più affidabile da utilizzare: PvGis
- Costo impianto fotovoltaico, a che punto siamo coi prezzi?
- Guarda, per i piccoli impianti non ci sono differenze enormi, ho girato un video in merito, eccolo.
Per oggi è tutto e se hai una domanda a tema, non esitare a farla qui nei commenti.
7 risposte
Buongiorno, la curiosità a cui non ho trovato risposta: se la richiesta di energia è per brevi periodi quotidiani superiore alla potenza che l’impianto fotovoltaico può fornire cosa succede (p.es.pompa di calore)? Grazie, saluti.
Ho inviato qualche minuto fa una domanda relativa insufficiente energia prodotta da un impianto fotovoltaico, mi è sovvenuta una precisazione che forse può essere utile, penso ad un impianto ben dimensionato, p.es. 3kWh che con cielo coperto perde (per semplicità) il 30% del rendimento fornendo quindi 2kWh mentre c’è un prelievo di 2,5 kWh, che succede? Ancora grazie e saluti.
La differenza tra la produzione ed il consumo si riversa in rete.
Se te ne serve più di quella che produci la prelevi, come se ne produci di più la immetti.
Ho installato , costretto , io , a terra , le imprese interpellate istallavano solo sul tetto , un impianto off grid da 3 kw 8 pannelli mono da 450w con accumulo di circa 9 kwh . Il problema a tre mesi di funzionamento corretto è che quando l’inverter riscontra overload con by pass sull’ENEL l’interruttore del contatore terrebbe ancora chiuso , ma l’inverter in overload apre il circuito . L’overload durerebbe solo alcuni minuti in più causa l’isezione del microonde . Il mio commento è una domanda : se metto un inverter più potente evito il problema e quali altri problemi si verificheranno a causa di questa modifica ?
La mia risposta è semplice, paga un perito elettronico/elettrotecnico professionista che faccia il suo lavoro e ti dia una soluzione al problema.
Salve ho una domanda da fare? ho impianto fotovoltaico da 3kw con accumulo da 6.5 kW e inverter che gestisce 6.5 kW in ingresso ma solo 3 kw in uscita. Ho installati 8 pannelli da 400 w. Conviene aggiungere altri 2 pannelli, avendo spazio su falda esposta a sud?
Perché non chiedi e non ci ragioni con chi ti ha fornito l’impianto?