Case autonome a classe energetica A: che significa?

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Case autonome”, “case autosufficienti”, “case in classe energetica A”: qual è il significato di queste diciture? 

In questo articolo ti daremo alcune informazioni fondamentali per capire come migliorare l’efficientamento energetico della tua casa. Si tratta di concetti utili per tutti coloro i quali vogliano ristrutturare o acquistare un’abitazione.

Vedremo che cosa significa avere una casa in classe A e cosa fare per pagare sempre meno le bollette.

Case autonome a classe energetica A: che significa?

Indicare la classe energetica in Italia è un obbligo a partire dal 2005. Si riferisce agli standard di CasaClima, agenzia Trentina che ha appunto lo scopo di dare un insieme di numeri o parametri a chi realizza o acquista un’abitazione.

Sono classificati con le lettere: dalla classe G a quella A o, più precisamente, a classe A4. Ovviamente non è l’unica agenzia, ma è il riferimento italiano per quanto riguarda le dispersioni termiche di un edificio.

Per classe G si intende una casa con altissime dispersioni termiche. 

In questo caso la classe energetica è riferita al riscaldamento, ovvero a quanta energia servirà per riscaldare gli ambienti domestici durante l’arco dell’anno, al netto della posizione in cui si trova. 

Una casa in classe A invece ha ridotte dispersioni termiche e quindi sarà necessario un minor dispendio di energie per il riscaldamento. Oggi la classe A è corredata di numeri, da 1 a 4. La differenza tra una classe A1 e A3, per esempio, è comunque minima.

In merito alla climatizzazione estiva e alla deumidificazione non c’è ancora alcun parametro sulla classe energetica. Per fare le pratiche infatti si fa riferimento esclusivamente al riscaldamento. Più performante è l’edificio meno energia termica serve per riscaldarlo. 

Vediamo ora quali sono i documenti necessari in fase di acquisto o ristrutturazione di un’abitazione.

 

Come funziona l’APE (attestato di prestazione energetica)

Oggi siamo abituati a vedere l’APE degli edifici, l’attestato di prestazione energetica, anche negli annunci immobiliari. Si tratta di un obbligo di legge al quale non bisogna sottrarsi poiché fornisce una chiara idea di quanto sia performante l’edificio da acquistare.

Anche le nuove costruzioni tipicamente hanno l’attestato di prestazione energetica che però indica lo stato che si vuole raggiungere. Ovviamente l’APE tiene conto sia dell’involucro che degli impianti, anche se non c’è una regola ben precisa per bilanciare questi due fattori.

La strategia più utile quando andate a ristrutturare o costruire da zero è cercare di bilanciare: quanto buoni sono gli impianti, tanto buono è l’involucro. 

Naturalmente i parametri forniti dall’APE non sono sufficienti per fare tutti i calcoli che invece occorrono per:

  • il riscaldamento;
  • il raffrescamento;
  • la deumidificazione; 
  • la pompa di calore;
  • il fotovoltaico.

Solo per fare alcuni esempi. Ci sarebbero altri accorgimenti da tenere in considerazione prima di poter effettuare una reale valutazione e quindi ottimizzare questi aspetti.

Nel prossimo paragrafo ci occuperemo nel dettaglio cosa si intende per classe energetica di un’abitazione.

 

Cos’è la classe energetica di una casa

La classe energetica è il documento che indica lo stato di fatto e le dispersioni termiche dell’edificio. Come anticipato però non è un numero sufficiente a calcolare tutti gli altri, ma un punto di partenza.

Conoscere la classe energetica di un edificio è importante in fase di acquisto. Il dato può suggerire agli esperti la direzione da prendere per migliorare quell’abitazione in fase di ristrutturazione. 

Diciamo che la classe energetica è il risultato di un foglio Excel. Probabilmente questa definizione può infastidire alcuni professionisti. Tuttavia nella realtà la classe energetica si può elaborare con un foglio di calcolo inserendo parametri corretti. 

Non è di certo un’operazione che è possibile fare dopo una ricerca su internet, ma un professionista arriva a calcolarla utilizzando pochi dati in una simulazione.

Conoscendo i componenti, i parametri, i singoli materiali, lo stato degli impianti e tanto altro ancora, si arriva a un risultato rapidamente.

Per una nuova abitazione le operazioni sono più semplici, dal momento che involucro e impianti devono rispettare determinati requisiti. 

In una ristrutturazione invece, in cui bisogna aumentare l’efficienza e il comfort abitativo, conoscere la classe energetica di partenza aiuta a fare dei ragionamenti. 

Facciamo un esempio pratico. 

Sicuramente se hai una classe G sai che migliorando tanto l’involucro quanto gli impianti otterrai dei benefici. Sarà dunque immediatamente possibile, ad esempio, intervenire su finestre, tetto e impianti.

Successivamente puoi pianificare degli interventi sul cappotto termico, poiché ristrutturando tetto e finestre hai già raggiunto il 60% di efficientamento energetico.

Un aspetto fondamentale è puntare a un’abitazione ecologica e autosufficiente, magari energicamente indipendente. 

Quando stai ristrutturando puoi ottenere il massimo dell’efficientamento autoproducendo tutta l’energia elettrica. Di conseguenza pensi al fotovoltaico.

Se vuoi raggiungere questo obiettivo è importante capire di quanta energia elettrica necessiti. Ovvero quanta energia autoprodurre per:

  • il riscaldamento delle stanze;
  • il raffrescamento della casa;
  • la deumidificazione degli ambienti;
  • la produzione di acqua calda sanitaria;
  • l’eventuale caricamento di un’auto elettrica.

Bisogna quindi installare nel tetto la potenza che serve per produrre annualmente tutta quella quantità di energia.

Ovviamente se hai la possibilità di produrre più energia di quanto necessiti è sempre ben accetto. Attenzione però! La classe energetica ha uno stretto legame tra l’impiantistica e il fotovoltaico. Ecco perché è fondamentale bilanciate sempre le scelte

Il vantaggio più grande per chi vuole avvicinarsi il più possibile all’indipendenza energetica è la batteria

Anche in questo caso però bisogna ragionare bene sulle varie parti della casa con la consapevolezza che è ancora troppo presto per autoprodurre interamente l’energia elettrica. 

In altre parole, sebbene queste soluzioni siano le più efficienti, non siamo ancora in grado di eliminare completamente le bollette. Per avvicinarci il più possibile a questo obiettivo dobbiamo però comprendere qual è la classe energetica della nostra abitazione.

 

Come capire la classe energetica di casa tua

Capire la classe energetica della propria casa è un concetto un po’ più difficile. Cercheremo però di fornirti degli esempi pratici.

Se la tua abitazione è in classe C o in classe B e magari sei ancora legato al gas, sarà più facile per te eliminare il contatore del gas metano, ovvero tagliare quella fornitura inserendo una pompa di calore (o anche delle termopompe professionali) e un impianto fotovoltaico. 

Se invece sei in una classe energetica più bassa, dalla D in poi, sicuramente ti sarà utile intervenire anche sull’involucro. 

Infine, se sei in classe A e vuoi eliminare il problema del contatore ti consigliamo di farlo subito. Ciò perché in questa classe è più facile passare interamente a una fornitura elettrica.

Quali sono i requisiti di una classe A? Continua a leggere per scoprirlo.

 

Requisiti di una casa classe A 

Perché la classe A sia realmente efficace ci vuole un’efficienza a tutto tondo: involucro e impianto. Ciò significa:

  • poche dispersioni termiche;
  • impianti prestanti e veloci nel riscaldare adeguatamente la casa.

Inoltre, quando il fotovoltaico è nelle condizioni ottimali per produrre le maggiori quantità di energia, è possibile rendere la casa una piccola batteria.

Come anticipato non è ancora contemplato numericamente, ma è meglio se si pensa anche alla climatizzazione estiva e al ricambio dell’aria. Infatti, non basta aprire le finestre per mantenere aria e ambienti salubri. 

Bisogna prevenire la formazione di muffa filtrando sia l’area esterna che quella interna e disperdendo la minore quantità di calore possibile.

Di base la ventilazione meccanica in una casa in classe A è fondamentale se il tuo obiettivo è quello di massimizzare il comfort della tua abitazione.

Tutto questo è sufficiente? La risposta è no e ti spieghiamo perché nel prossimo paragrafo.

 

Casa energeticamente autonoma: perché è il requisito principale per ottenere la classe A

La classe A in realtà è la tua base di partenza per la casa ecologica e autosostenibile. Ciò perché poche dispersioni termiche richiedono poca energia.

In estate vale lo stesso principio, ma attenzione! A volte abbiamo visto che involucri performanti richiedono poca energia in inverno e un po’ più di energia in estate. L’ideale quindi è non affidarsi a soluzioni fai da te.

Per finire sappi che puoi autoprodurre tutta l’energia che ti serve attraverso il fotovoltaico. Il lavoro finale però è quello di bilanciare, cioè cercare di produrre l’energia termica quando l’energia elettrica è nei momenti di autoproduzione.

Maggiore è il bilanciamento, più una batteria inserita in questo contesto darà i benefici sperati. In altre parole, più autoconsumo riesci a ottenere e più basse saranno le tue bollette.

La batteria sul fotovoltaico aiuta, ma anche la tua casa può essere una batteria se gestita in modo intelligente dalla termoregolazione.

Infine, vivere senza bollette è un obiettivo che non possiamo raggiungere nell’immediato, ma ci stiamo avvicinando sempre di più a tale risultato.

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Devis Barcaro

Devis Barcaro

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2 risposte

  1. Salve Barcaro, sono un privato proprietario di una casa unifamiliare nella provincia di Rieti, le tue “formule” per le prestazioni professionali che ho raggiunto sul tuo blog mi hanno stimolato alla presente, questo per la chiarezza con cui sono formulate: pago una prestazione ma ottengo chiarezze di indirizzo utili a ridurre dubbi e incertezze che si moltiplicano quando provi ad approcciare l’acquisto del prodotto/attività atti a migliorare la performance energetica dell’immobile! Ciò premesso vorrei un primo contatto telefonico a conferma di ciò che ho recepito è corretto, voglio dire con questo se la distanza non si rivelerà come la difficoltà operativa che lascia lacune al coordinamento degli installatori che qui al centro Italia non sono sempre “aperti” a mettersi in gioco uscendo dall’area delle proprie consuetudini che anche se qualificanti in termini di operato esecutivo, spero, sono assenti della prospettiva futura degli impianti tecnologici oggi sempre più necessaria!

    1. Ciao Mario, c’è un servizio di consulenza pura da remoto a disposizione, lo trovi qui: store.viveresenzabollette.it

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Devis Barcaro

Dal 2015 sono specializzato nella realizzazione di ville no gas, quelle 100% elettriche che sfruttano al massimo l’energia del sole.

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