Il calcolo del fabbisogno termico della tua nuova casa, non è quello che trovi nel documento che chiamiamo “legge 10”, perché il modo di fare di una volta non si addice più alle abitazioni di oggi, soprattutto per chi sceglie la via della casa no gas.
L’Europa punta ad abitazioni sempre più performanti per contrastare le emissioni di CO2, e attua una politica di spinta per far sì che tutti gli stati membri adottino soluzioni sempre più green dal punto di vista dei consumi e quindi delle emissioni dei famigerati gas serra. Ma cosa cambia nella scelta dei tuoi impianti domestici oggi?
L’Italia, che non sta a guardare, mette in campo esperienza e passione, perché ha enormi potenziali che spingono tutti i professionisti che lavorano attorno alle ristrutturazioni ed alle nuove costruzioni a superarsi e quindi a costruire un futuro migliore.
Quando pensi al calcolo fabbisogno energetico, precisamente al calcolo fabbisogno energetico riscaldamento, devi fare molta attenzione.
Il calcolo fabbisogno termico abitazione, non è uguale al come calcolare potenza caldaia, sono due sport diversi…
Calcolo fabbisogno termico abitazione, ieri contro oggi
Il nuovo sistema di calcolare i numeri si scontra con il vecchio e dobbiamo prendere atto che il modo di calcolare il fabbisogno termico di una casa è cambiato radicalmente, soprattutto quando scegli la casa senza gas, quella che usa una termopompa professionale per riscaldarsi, raffrescarsi e deumidificare gli ambienti domestici.
Noi tecnici siamo stati abituati per anni a calcolare quanta energia serve per riscaldare la casa in uno specifico giorno dell’anno, ma secondo il vecchio modo di fare poi lasciamo che quella casa si raffreddi e… poi ricominciamo il giorno dopo.
Calcoliamo quanta energia serve per riscaldare una casa fredda in pieno inverno, ma poi non teniamo conto che il calore all’interno di quella casa rimane, ed il motivo principale è un’abitudine del passato. Oggi non possiamo più fare un ragionamento del genere, ed i motivi inizi già a percepirli anche tu presumo.
Per molti anni i nostri genitori ed i nostri nonni ci hanno insegnato a spegnere il riscaldamento nelle ore in cui non eravamo in casa, per poi riaccenderlo poco prima di arrivare e goderci finalmente il benessere nelle nostre abitazioni.
Poi ci siamo accorti che così facendo, ovvero mantenendo la cara e vecchia abitudine del “abbiamo sempre fatto così”, gli sprechi di energia sono enormi, abbiamo capito che non conviene.
Difatti oggi conviene, sia in termini di spesa sia in termini di confort, mantenere un’abitazione a temperatura costante, ovvero è più utile accendere il riscaldamento appena inizia la stagione fredda, impostando una temperatura costante e mantenendola così fino alla fine della stagione.
Per inciso e per darti tutte le informazioni utili per ottenere il meglio dagli impianti di casa tua, se scegli la casa no gas, e utilizzi ancora la tecnica del passato accendi/spegni, probabilmente in pieno inverno rimarrai al freddo!
Il cambio che dobbiamo fare, non è solo un cambio di mentalità o di abitudine, ma è un salto epocale che dobbiamo applicare anche quando calcoliamo le dispersioni termiche dell’edificio.
Tu che sei l’utilizzatore finale, sei quello che deve pretendere che i calcoli vengano eseguiti così, altrimenti incapperai in uno dei tanti errori possibili: inverni freddi, bollette alte, confort inesistente e mille altri fastidi.
Come puoi immaginare, oggi il calcolo termico dell’edificio viene stimato con la legge 10, che di per se è un documento con sempre meno importanza e valore, perché di fatto non rispecchia più la realtà: Pensa che proprio in questi ultimi mesi i software più blasonati si stanno adeguando a questo modo di progettare che di per sé non è nuovo, ma abbraccia la filosofia della casa sempre più green e quindi sempre meno energivora.

Calcolo fabbisogno termico: la casa senza gas ha bisogno del calcolo dinamico
Per te che sei l’utilizzatore finale, CasaClima o Passivhaus che tu voglia seguire, l’input è chiaro e dobbiamo metterlo tutti in atto il più velocemente possibili: Oggi il fabbisogno termico che dobbiamo conoscere quando progettiamo e pensiamo alle apparecchiature ed agli impianti per la nostra nuova casa, deve nascere dal calcolo dinamico del fabbisogno.
Uno dei tanti motivi che ci spinge a ragionare in modo diverso è proprio quello della potenza che si andrà ad impegnare, perché se prendiamo a campione la stessa casa e facciamo il calcolo alla vecchia maniera otterremo potenze veramente tanto diverse.
Calcolo fabbisogno termico, la vecchia maniera…
Con il vecchio modo di pensare e progettare il fabbisogno termico, le potenze in gioco erano più alte, d’altra parte per riscaldare un bicchiere d’acqua fredda, serve una buona quantità di energia termica, e se invece di mantenerlo costantemente in temperatura lo lasciamo raffreddare, non otterremo mai benefici.
Riscaldare un corpo freddo, quindi le mura di una casa e tutto quello che c’è all’interno è la parte più difficile, ma se poi ragioniamo sul mantenerla calda, la “fatica” da fare è molto inferiore.
Però, attenzione al rovescio della medaglia.
Non spaventiamoci se le potenze termiche in gioco risulteranno così basse da darci l’impressione di non essere sufficienti, perché non siamo ancora abituati a questa elasticità progettuale.
Calcolo fabbisogno termico dinamico abitazioni, alcune considerazioni
Le case di oggi richiedono più energia per essere raffrescate e deumidificate di quanta ne possano chiedere per essere riscaldate, e di questo dobbiamo prenderne atto e farcene una ragione.
Non è più come una volta, quando la potenza di una caldaia secondo la ex legge 10 (per esempio) era di 20 kW e per 100.000 lire in più si prendeva la caldaia da 32 kW per sicurezza.
Gli edifici di oggi sono progettati per non sprecare proprio o farlo sempre di meno e noi per primi dobbiamo capire che lavorare con potenze minori richiede una maggior cura ed una maggior consapevolezza dei materiali che andiamo ad utilizzare.
Sicuramente una casa che ha bisogno di pochissima energia per essere riscaldata ha bisogno di più termostati di zona per essere gestita al meglio, quindi un altro cambio importante che dobbiamo iniziare a mettere in pratica riguarda i termostati nelle case.
Non possiamo più pensare alla casa di due piani con un unico termostato nel soggiorno del piano terra perché tanto nelle camere non serve tanto calore.
Dobbiamo distribuire il calore in modo uniforme, abbracciando anche la filosofia che ognuno di noi ha preferenze diverse e quindi l’idea di mettere un termostato per ogni ambiente diventa quasi un obbligo.
D’altra parte, una casa che consuma pochissima energia, che ancora sfrutta il riscaldamento radiante a pavimento, con pochi euro in più automatizza le testine del riscaldamento e le abbina ad un termostato per stanza.
Così facendo, il risparmio è assicurato dal dimensionamento corretto del fabbisogno termico tramite il calcolo dinamico e il confort sarà veramente a livelli altissimi che permetteranno all’utente di regolare la temperatura desiderata in ogni singola stanza.
Per finire, come dico e scrivo in ogni dove, la miglior pompa di calore in assoluto non esiste, esiste solo quella più adatta a soddisfare il tuo fabbisogno ma…
Se vuoi ottenere i risultati migliori integrando la pompa di calore con l’impianto fotovoltaico assicurati che tra di loro possano dialogare scambiandosi le informazioni di base per garantire un uso maggiore durante le ore di insolazione.
Domande e risposte frequenti
- Calcolo fabbisogno termico abitazione, il progettista mi consiglia la soluzione ibrida
- Purtroppo il primo male da estirpare alla radice è la mancata conoscenza dei sistemi in pompa di calore. I professionisti per primi, non avendo dimestichezza coi sistemi integrali oggi non si prendono rischi e tendono a denigrare il prodotto anzichè prendersi del tempo per studiarlo a fondo e comprenderne le reali potenzialità.
- L’idraulico mi dice che la pompa di calore non basta e rimarrò al freddo, meglio la caldaia
- Certo, cambiare un abitudine radicata da più di 40 anni è uno sforzo troppo grande anche per me. Una volta cercavo di convincerli, ora io per primo dico loro che hanno ragione e che continuino pure per la loro strada. Il progresso di certo non si fermerà e non ne terrà conto.
- Come scelgo la pompa di calore più adatta a riscaldare e raffrescare casa?
- Mi piacerebbe darti la risposta universale, ma anche se scrivessi un libro od un manuale dimenticherei qualcosa o sottovaluterei alcuni aspetti. Per ora ti dico solo che non è un processo al 100% matematico e il prodotto migliore non esiste. Esiste solo bilanciare le 3 competenze professionali più importanti: La progettazione, la scelta dei prodotti e l’assemblaggio.
E se hai altre domande non esitare a farmele nei commenti qui sotto, sarò felice di risponderti
2 risposte
Buongiorno vorrei passare alla pompa di calore ma con radiatori meta acciaio meta alluminio.pero vorrei farli funzionare a bassa temperatura circa 40/45 gradi.i watt calcolati legge 10 sono a mio avviso inattendibili l impianto non scalda ottimamente perche sottostimato.casa in classe b di 380incubi di medio buono isolamento costruita 2008. Grazie
Molto interessante è professionale con spiegazioni molto obittive
Gildo, sicuramente nel tuo caso è più semplice di quanto si possa immaginare visto che la casa è recente.
Se vuoi approfondire devi prenotare la mia analisi telefonica cliccando nel pulsante che si trova sotto all’articolo.